Queste nuove politiche sono pensate per proteggere i dati degli utenti, ma sollevano anche interrogativi su privacy e libertà digitale.
Gli screenshot sono diventati uno strumento indispensabile nella vita quotidiana: vengono utilizzati per catturare informazioni importanti, condividere contenuti interessanti o documentare situazioni particolari. Tuttavia, come ogni tecnologia, l’uso degli screenshot può avere anche un lato negativo. Ad esempio, possono essere utilizzati per divulgare informazioni riservate, creare prove fuori contesto o diffondere contenuti protetti da copyright senza autorizzazione.
Recentemente, una grande azienda ha quindi deciso di mettere in atto una serie di misure per limitare l’uso degli screenshot, scatenando come prevedibile un acceso dibattito. Questa misura, pensata per proteggere i dati sensibili e aumentare la sicurezza, ha sollevato preoccupazioni e dubbi su vari fronti, portando alla luce le complesse dinamiche tra privacy, sicurezza e libertà digitale.
Microsoft ha annunciato che il suo browser Edge for Business implementerà nuovi controlli di prevenzione degli screenshot. Questo significa che presto non sarà più possibile fare screenshot di pagine web considerate sensibili o protette durante l’uso di Microsoft Edge sul posto di lavoro. La decisione mira a impedire la condivisione non autorizzata di informazioni con concorrenti, parenti o giornalisti.
Le nuove politiche di prevenzione degli screenshot sono state progettate per proteggere i dati aziendali da possibili fughe. Microsoft ha spiegato che gli amministratori IT delle aziende potranno etichettare determinate pagine web come protette, utilizzando diversi motori di policy all’interno delle piattaforme Microsoft 365, Microsoft Defender for Cloud Apps, Microsoft Intune Mobile Application Management e Microsoft Purview. Questa funzionalità sarà disponibile nei prossimi mesi.
La misura di prevenzione degli screenshot include anche la possibilità di bloccare strumenti di terze parti dal fare screenshot o registrare video, anche se i dettagli su come ciò verrà implementato non sono ancora chiari. Questa novità è stata introdotta poco dopo il lancio dello strumento Recall AI per i laptop Copilot+, che crea snapshot di tutte le attività svolte su un PC, permettendo agli utenti di cercare attività passate tramite intelligenza artificiale.
Per il momento, queste nuove politiche verranno attuate solo nel mercato del lavoro americano. Non è però escluso che politiche simili vengano implementate anche in Europa e in Italia in futuro. L’adozione di misure di sicurezza e di protezione dei dati è una tendenza globale, e molte aziende internazionali, inclusa Microsoft, cercano di standardizzare le loro pratiche di sicurezza in tutti i mercati in cui operano.
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