Beppe Grillo al CES elogia la stampante 3D per dolci

Beppe Grillo al Ces di Las Vegas, la più importante fiera di elettronica di consumo del mondo, si è entusiasmato davanti a una stampante 3D ad utilizzo alimentare che "stampa" dolci.

Beppe Grillo, approfittando dell’annullamento del suo Rabdomante Tour per andare alla Fiera al Ces di Las Vegas (International Consumer Electronics Show), la più importante fiera di elettronica di consumo del mondo, dove ogni anno vengono presentate in anticipo le  novità tecnologiche che potrebbero essere commercializzate negli anni o nei mesi a venire su scala mondiale, si è entusiasmato davanti  una stampante 3D ad utilizzo alimentare, per “stampare” dolci.

La stampante 3D riproduce poliedri di zucchero e dovrebbe essere disponibile sul mercato nel secondo semestre del 2015 con prezzi tra i 1000 e i 5000 dollari.

 Il leader del Movimento Cinque Stelle, che si è cimentato nell’assaggio di un dolce di zucchero, racconta in un post sul suo blog della sua esperienza allo stand della ChfJet ed esalta le doti dei veri pasticcini fatti di zucchero e poi parla della ChefJet come “il futuro della cucina e di questi cuochi che impestano tutte le televisioni del mondo. Il massimo sarà questo: metti il tuo file lì dentro e ti fai la torta, ti fai le pietanze, ti fai quello che vuoi. Senza bisogno di cuochi e di chef. Mio Dio, ma la trovo una cosa meravigliosa”.

Ad assaggio compiuto Grillo si accorge, oltre che del cioccolato, anche della presenza della menta e,  soddisfatto del risultato esclama: «È una meraviglia, te li fai in casa: un po’ di cioccolato, un po’ di zucchero, zzz, e ti massacri di dolci!».

Al Ces di Las Vegas la 3D System ha mostrato al pubblico “CheJet 3D e ChefJet 3D Pro”, due stampanti specializzate nel settore dello zucchero, mirate esclusivamente alla produzione di dolciumi, caramelle e decorazioni in zucchero per abbellire torte ed altre opere d’arte commestibili. La stampante 3D ChefJet, infatti,  è in grado di produrre poliedri di zucchero ed altri ingredienti in diverse percentuali, ma non dolci standard.

Le macchine saranno disponibili in due formati, uno per adattarsi  su un piano di lavoro e un’altra più grande con un formato di stampa e funzionalità di stampa a colori; la versione base è più piccola e stampa in un sola tonalità, mentre la variante Pro è in grado di sfornare dolcetti multicolore. Entrambe supportano cartucce degli stessi ingredienti: dai classici vaniglia e cioccolato ai più esotici menta, anguria e ciliegia. La friabilità dei prodotti è molto maggiore rispetto ad una caramella fatta solo di zucchero ed il risultato è un’implosione immediata della struttura.

3D Systems inserirà il software “Digital Cookbook”, design facile per i cuochi  e pasticceri che non hanno familiarità con il software di modellazione 3D, ed i materiali zuccherini avranno una varietà di sapori come mela acerba , anguria e cioccolato.

Il sistema che usa la stampante consiste nell’impiego dell’acqua per inumidire lo zucchero durante la stampa e l’alcool per indurirlo in seguito, come fase finale. Disegni predefiniti creano spettacolari zuccherini per torte, tra cui “cubi” artistici, e persino centrotavola commestibili .

Visto l’elevato costo che attualmente possiede la ChefJet  è chiaramente una stampante per professionisti. Ma si lavorerà per creare tale tecnologia a prezzi più competitivi per i dilettanti della cucina.

La stampa 3D sta quindi rivoluzionando l’intero settore produttivo, compreso quello della produzione alimentare e in particolare quello della cucina. Già dallo scorso anno abbiamo visto che eÌ€ possibile stampare cibi con l’utilizzo di apposite “cartucce” e di stampanti 3D che possono replicare un prodotto sviluppato al PC tramite un modello tridimensionale.

Gli utenti della rete, però, sembrano divisi sulla bontà del risultato finale. I sostenitori di Grillo lo invitano a sbattere in faccia a Bruno Vespa e Maurizio Crozza, denigratori delle stampanti 3D tanto amate dal leader del M5s. Ma ci sono anche molti utenti che dubitano sulla qualità prettamente alimentare del prodotto, sostenendo che “andrà bene in America, ma in Italia che è la patria del gusto e dell’abilità culinaria, di sicuro no” e diversi rinfacciano a Grillo la frase “senza bisogno di cuochi o di chef“. In particolare un utente verificato scrive:  «Bene le tecnologie, ma le nostre eccellenze culinarie le tradizioni alimentari che ci hanno reso felici e famosi, dove finiranno? Credo che ci debba essere un uso intelligente e non un abuso anche nel campo tecnologico, le scoperte dovrebbero essere un supporto non il sostituto».

C’è inoltre qualcuno che ricorda a Beppe Grillo che la stampante 3D è già stata presentata anche alla recente fiera del Maker Faire. In ogni caso sembra che la stampante 3D per dolci sia decisamente indigesta a molti. 

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