Tempi duri per le Big Tech. Amazon e Google nel particolare. La più grande Internet company al mondo e il colosso di Mountain View saranno oggetto di indagine da parte dell’autorità di vigilanza sulla concorrenza del di un Regno Unito, preoccupato le aziende tecnologiche non abbiano fatto abbastanza per affrontare il diffuso problema delle recensioni false sui loro portali. Come rivela il The Guardian.
La Competition and Markets Authority, più o meno l’antitrust anglosassone per la concorrenza e i mercati, ha iniziato da tempo a esaminare la questione avviando un’inchiesta sulle false recensioni nelle principali piattaforme online, da due anni fa, e valuterà a breve se Amazon e Google hanno violato la legge sui consumatori, non adottando misure sufficienti per proteggere gli acquirenti, appunto, dalle recensioni false.
Se dovesse emergere una violazione delle norme, la CMA potrebbe chiedere impegni formali alle aziende per modificare la gestione delle recensioni false o prevedere azioni legali, se necessario. Al momento, precisa la CMA, non è stata tuttavia raggiunta alcuna conclusione su possibili violazioni.
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Il problema, ormai, è sempre lo stesso: i venditori utilizzano recensioni false e fuorvianti per migliorare le loro valutazioni con l’indice di gradimento delle “recensioni a stelle”, che possono influenzare la visibilità della loro azienda e dei loro prodotti, nel momento i consumatori fanno acquisti online.
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“La nostra preoccupazione è che milioni di acquirenti online possano essere fuorviati leggendo recensioni false e poi spendendo i loro soldi in base a tali raccomandazioni“, ha affermato Andrea Coscelli, amministratore delegato della CMA. “Allo stesso modo, non è semplicemente giusto se alcune aziende possono falsificare recensioni a cinque stelle per dare ai loro prodotti o servizi il massimo risalto mentre le aziende rispettose della legge ci perdono“.
Amazon e Google esercitano un enorme potere sull’e-commerce e sulla ricerca online, tuttavia le Big Tech hanno affrontato un contraccolpo normativo sui loro presunti abusi di potere. Come parte di una sentenza antitrust, l’UE ha inflitto a Google una multa di 2,7 miliardi di dollari nel 2017 per aver dato risalto al proprio servizio di confronto degli acquisti nei risultati mentre declassava i rivali.
In merito alla vicenda, Amazon si è affidata a un comunicato ufficiale per spiegare la sua posizione. “Per continuare a guadagnare la fiducia dei clienti, investiamo in maniera significativa per impedire che nel nostro store appaiano recensioni false o incentivate. Lavoriamo duramente per garantire che le recensioni riflettano accuratamente l’esperienza dei clienti rispetto ai prodotti. Continueremo a collaborare con l’Autorità per la concorrenza e il mercato inglese per le sue indagini e prendiamo atto della sua conferma che non sono state tratte conclusioni contro la nostra azienda. Continueremo incessantemente a proteggere il nostro store e ad agire per fermare le recensioni false indipendentemente dalle dimensioni o dalla posizione di coloro che tentano questo abuso”.
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