Bitcoin a bando: le criptovalute finiscono nel mirino del governo Indiano. Presto potrebbero diventare illegali il possesso, gli investimenti e il mining.
Duro colpo per il Bitcoin in arrivo dall’India. Nuova Delhi avrebbe infatti intenzione di mettere al bando gli investimenti in criptovalute, nonché il mining. Lo ha rivelato a Reuters un alto funzionario del governo indiano, aggiungendo che chiunque detenga o compia transazioni con il BitCoin o altre monete digitali sarà multato.
Un rumor chiaramente pesantissimo per i milioni di investitori che stanno puntando sulla valuta ideata nel 2009 dal fantomatico Satoshi Nakamoto. Il bitcoin continua a viaggiare ai massimi storici da quando Elon Musk è sceso in campo investendo 1,5 miliardi di dollari di Tesla e ora si attesta di poco sotto ai 60 mila dollari, tetto peraltro “toccato” sabato 13 marzo 2021.
Se il parlamento indiano confermerà nei fatti le indiscrezioni diffuse dall’agenzia di stampa tedesca, saremo di fronte alla legge più severa in assoluto contro le criptovalute. Sarà infatti vietato investire, possedere, tradare, trasferire e coniare (fare mining) qualsiasi tipo di criptovaluta.
Bitcoin al bando, l’India sgombra il campo per la criptovaluta ufficiale?
Se pensate che dietro una decisione tanto drastica ci sia la crescente preoccupazione per l’impatto ambientale del mining, siete probabilmente fuori strada: a gennaio le autorità statali indiane avevano infatti comunicato l’intenzione di creare una valuta digitale di stato, e la legge mirerebbe a togliere di mezzo la concorrenza ingombrante del bitcoin e i suoi fratelli.
Il premier Narendra Modi vanta una maggioranza rassicurante nel Sansad, il parlamento indiano. Lo scenario raffigurato dall’informatore della Reuters sembra verosimile, insomma. Il governo dovrebbe concedere sei mesi ai cittadini indiani per sbarazzarsi delle criptovalute in loro possesso. Dopo di che, scatteranno le sanzioni per tutti coloro che non si saranno allineati ai dettami del bando. Per ora si parla di multe, ma la fonte non ha voluto commentare l’ipotesi di pene detentive, che restano dunque possibili.
Gli investitori non si fermano, c’è ancora tempo per speculare
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Prima dell’ingresso sul mercato di Tesla, un bitcoin valeva circa 37 mila dollari, per cui ora ha quasi raddoppiato il proprio valore in poco più di un mese. Vedremo come il “bill” di Nuova Dehli influirà su tanto consenso. Attualmente in India ci sono otto milioni di investitori che detengono la bellezza di 1,4 miliardi di dollari in bitcoin e non hanno intenzione di fare passi indietro nell’immediato.
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Anzi. I broker interpellati da Reuters hanno confermato il trend al rialzo. Bitbns ha dichiarato un volume di operazioni 30 volte superiore a quello rilevato nelle criptovalute un anno fa. Unocoin vanta 20 mila investitori in più da gennaio a questa parte. ZebPay ha invece fatto sapere che il numero giornaliero di transazioni eguaglia ormai i livelli raggiunti nell’arco di tutto febbraio 2020. In questo momento lo spauracchio del bando non è abbastanza forte. A quanto pare, c’è ancora tempo per speculare.