In casa BlackBerry è guerra aperta ai leakers, quei soggetti interni ed esterni alla compagnia che diffondono notizie riguardanti prodotti e progetti futuri prima che questi vengano ufficializzati.
In casa BlackBerry è guerra aperta ai leakers, quei soggetti interni ed esterni alla compagnia che diffondono notizie riguardanti prodotti e progetti futuri prima che questi vengano ufficializzati.
Il ceo John Chen, infatti, vorrebbe da subito limitarne il più possibile l’azione, ricorrendo se necessario anche a provvedimenti legali. E poco importa se la nuova politica comunicativa ridurrà ulteriormente l’interesse nei confronti del brand: secondo il manager, l’importante nella delicata fase in cui si trova il gruppo è evitare la dispersione del know how.
“Mi rendo conto che spesso i leaks riflettano l’interesse genuino delle persone in ciò che fa BlackBerry – spiega Chen in una nota –, ma quando la curiosità si trasforma in criminalità dobbiamo agire di conseguenza. Faremo in modo di prevenire le fughe di notizie, ed in alcuni casi ciò potrebbe portare a perseguire legalmente i responsabili, tanto interni quanto esterni all’azienda”.
“Ci impegniamo a comunicare i nostri aggiornamenti più importanti il più presto e spesso possibile – la promessa del numero uno di BlackBerry agli stakeholder –, ma solo quando questi sono pronti per essere pubblicati”.