Mostrato in anteprima lo scorso marzo in occasione del Mobile World Congress 2015 di Barcellona, BlackBerry Leap è il primo device entry level per il mercato globale della nuova generazione di smartphone BlackBerry 10.
Il modello è già disponibile in Regno Unito, Germania, Francia e Stati Uniti. Dalla prossima settimana – notizia di oggi – dovrebbe arrivare anche in India. In Italia BlackBerry Leap è distribuito per le partita IVA da Vodafone e per i privati da alcuni retailer online (come Expansys, che lo fa 295 euro, ndr).
Evoluzione naturale del BlackBerry Z3, la cui vendita fu però limitata a pochi paesi selezionati, il nuovo Leap si presenta come un dispositivo giovane e dinamico, progettato per l’utente business moderno.
Le poche differenze tra il fratello Z3 e questo Leap si concentrano sul design, con un alloggiamento della fotocamera leggermente allungato e un’uscita per l’altoparlante più estesa. Nessuna variazione invece a livello di hardware, che prevede: display full touch da 5 pollici con risoluzione di 720×1280 p e densità di 294 ppi; processore dual-core Qualcomm Snapdragon S4 Plus da 1.5 GHz; GPU Adreno 225; 2 GB di RAM; storage interno da 16 GB espandibile fino a 128 GB tramite microSD; fotocamera posteriore da 8 Megapixel e anteriore da 2 Megapixel; connettività LTE; batteria da 2800 mAh.
BlackBerry Leap sembra essere l’ultimo tentativo della casa canadese per rimanere tra i protagonisti del segmento mobile. La prossima trimestrale di giugno magari annuncerà, grazie all’oculata gestione Chen, che i conti sono a posto, ma non sarà in grado di mostrare sviluppi derivanti da nuovi prodotti o soluzioni software.
Nonostante questo, BlackBerry continua a rimanere un punto di riferimento per quanto riguarda la sicurezza. I suoi brevetti, secondo alcuni recenti rumors, avrebbero perfino catturato l’attenzione di Apple. Sulla base delle preoccupazioni di diverse organizzazioni governative, più analisti hanno ipotizzato un’acquisizione di BlackBerry da parte di Cupertino per una cifra vicina ai 5 miliardi di dollari. Si tratta di uno scenario tanto suggestivo quanto difficile da ritenere reale, soprattutto se si considerano le decine di pretendenti alla casa di Waterloo che si sono avvicendate nel corso degli ultimi anni: oltre alla suggestione Apple, infatti, c’è anche chi proprio in questi giorni ha provato a immaginare un passaggio sotto l’ala di altri due colossi quali Google e Microsoft.
Cosa ne sarà, perciò, di BlackBerry? Le voci di una possibile rinuncia alla propria indipendenza per affidarsi alla guida di un gruppo che attualmente gode di maggiori successi hanno fatto salire il valore delle azioni. Ma questo naturalmente non basta per risollevarsi. Ad un brand come BlackBerry viene chiesta innovazione per distinguersi dalla massa. E senza le sufficienti entrate dal proprio portfolio prodotti è molto difficile puntare sulla ricerca. Il BlackBerry Leap è indubbiamente un ottimo phablet, ma, appunto, arrivato troppo tardi.
BlackBerry fa gola a molti e vederla così agonizzante lascia un po’ di malinconia. La speranza è che chiunque decida di investire nella compagnia scelga anche di portare avanti il progetto BlackBerry 10. Per i suoi utenti attuali e per quello che il marchio in qualche modo ancora rappresenta.
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