Qualche giorno fa, un blackout ha mandato in tilt la maggior parte dei siti internet. Finalmente è stato spiegato il motivo
Ve ne abbiamo parlato solo pochi giorni fa. Intorno alle ore 12:30 di martedì 9 giugno, la maggior parte dei siti internet d’informazione e governativi hanno smesso temporaneamente di funzionare. Dal New York Times alla CNN, passando per Gov.Uk e il Corriere della Sera. Ma anche servizi esterni come Reddit, Twitch, Amazon e Adobe Stock: tutto in tilt, con il solito messaggio d’errore.
Si è inizialmente parlato di un possibile attacco hacker, che avrebbe preso di mira i server di tutto il mondo rendendo praticamente impossibile l’accesso agli utenti. In realtà, si è poi scoperto il vero motivo: un’interruzione diffusa di Fastly con i servizi CDN. L’annuncio è stato dato direttamente dalla compagnia americana, stemperando ogni dubbio. In un’intervista rilasciata al The Guardian, Nick Rockwell ha diffuso alcune incredibili informazioni aggiuntive a riguardo.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> I Bitcoin diventano moneta reale: svolta storica in un Paese
Il tanto discusso blackout di internet avvenuto ormai 48 ore fa è stato finalmente spiegato. Stando a quanto dichiarato da Nick Rockwell in un’intervista rilasciata al The Guardian, i disservizi sono stati causati da un bug introdotto nel sistema il 12 maggio e rimasto inattivo fino a qualche giorno fa. La colpa sarebbe di un singolo utente, che non ha fatto altro che aggiornare le proprie impostazioni personali. Un click che ha scatenato il putiferio, rendendo inaccessibili i server e provocando un blackout mondiale.
FORSE TI INTERESSA ANCHE >>> CoopVoce, il sottocosto delle nuove offerte: prezzi da urlo
Un bug incluso in un aggiornamento software, quindi, distribuito lo scorso 12 maggio e attivato inavvertitamente l’8 giugno. I sistemisti hanno poi individuato individuato il problema in poco meno di un minuto, mettendoci circa 50 minuti a ripristinare la maggior parte della rete.
L’impatto del blackout temporaneo è stato pesantissimo per alcuni dei servizi colpiti. Basti pensare ad Amazon, che avrebbe perso all’incirca 32 milioni di dollari di vendite per inattività. I numeri sono stati diffusi dal portale SEO Reboot.
Siamo italiani e per la nostra igiene non possiamo immaginare di non avere il bidet…
Google ha scoperto una grave falla zero day utilizzata da hacker esperti per prendere il…
La serie Netflix Black Mirror ha portato alla luce l'esistenza del chip Nubbin: scopriamo di…
Grandissima novità su Netflix, anche sul servizio di streaming è arrivata l'intelligenza artificiale: come ti…
Grandissima attenzione in tutto il mondo, Apple problemi nei prossimi mesi: ecco cosa potrebbe realmente…
Emergono delle indiscrezioni che riguardano Call of Duty Black Ops 7, prossimo episodio della sottoserie…