Niente proroga. Il bonus PC e tablet, stabilito dal governo Conte-Bis terminerà sotto la guida di Mario Draghi. C’è tempo fino all’1 ottobre per usufruire di una connessione internet ultraveloce, di un pc o di un tablet, erogato sotto forma di voucher e da richiedere direttamente al provider o agli operatori di riferimento.
Nato come una delle tante misure pensate per favorire il processo di digitalizzazione sul territorio italiano e favorire un supporto a quelle famiglie che non possono permettersi costi elevati, soprattutto per una delle conseguenze date dalla pandemia da Coronavirus (smart working, didattica a distanza, l’aumento a dismisura di call), il bonus PC e tablet è un incentivo consistente in un contributo di 500 euro per quei nuclei familiari che hanno un ISEE corrente, al momento della richiesta, che non vada oltre i 20.000 euro all’anno.
Bonus PC e Tablet: prima l’allaccio della connessione. Poi il dispositivo
Cinquecento euro, di cui trecento dovranno essere spesi per allacciare una connessione internet di almeno 30 Mbit/s in download e 15 Mbit/s in upload. E, in un secondo momento, i rimanenti duecento destinarsi all’acquisto di un PC o un Tablet, solo dopo aver istallato la connessione internet, con la velocità specifica. Nel caso in cui il bonus PC venga utilizzato per migliorare una connessione esistente, più veloce, sarà a scelta dell’utente se cambiare provider o rimanere con lo stesso. Il MISE ricorda che gli apparecchi acquistati con il bonus PC non sono in comodato d’uso e si considerano a tutti gli effetti di proprietà dei beneficiari, per sempre.
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Nessuna notizia, infine, sul un possibile ma ancora presunto bonus PC e Tablet per le Partite IVA. L’incentivo per l’allaccio e il potenziamento della connessione internet con un contributo variabile in base alla potenza della nuova rete, è ancora un progetto da definire.
Intanto si avvicina il 3 settembre. La data in cui le imprese italiane che sono state selezionate a partecipare agli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (IPCEI), potranno richiedere le agevolazioni per progetti di investimento e attività di ricerca, sviluppo e innovazione da realizzare in Italia nell’ambito delle catene di valore strategico individuate dalla Ue.
Due gli IPCEI in questione: uno per un valore complessivo di 1 miliardo di euro che vengono attivati a sostegno delle imprese italiane nel settore strategico delle batterie, l’altro per la microelettronica, per un totale di 700 milioni. L’obiettivo del ministro Giorgetti è quello di rafforzare la competitività di settori strategici dell’industria nazionale ed europea, attraverso una forte sinergia e integrazione tra le filiere dei Paesi membri della Ue.
“Questi incentivi rappresentano uno strumento per incentivare anche la produzione di batterie e microchip, settori strategici per lo sviluppo della nostra economia anche a livello europeo che sconta la mancanza di questi prodotti – spiega il Ministro – lavoriamo al fianco delle imprese che raccolgono la sfida della transizione”.