Si potrebbe dire che un bonus tira l’altro. Del resto a partire dal momento in cui è scoppiata la pandemia, se non ci fossero stati i bonus che hanno in parte risanato le casse degli italiani, la situazione sarebbe ancora peggiore di quanto non sia adesso.
Senza contare la crisi energetica che sta colpendo tutto il mondo a causa della guerra mossa dalla Russia all’Ucraina, che ha avuto effetti devastanti su moltissimi Paesi che stanno vedendo il prezzo dell’energia (da qualunque fonte provenga) in maniera esponenziale.
Ecco tuttavia che l’Agenzia delle Entrate ha deciso di istituire un Bonus Batterie, che di fatto è entrato in vigore all’inizio del 2022 e che può essere richiesto il prossimo anno per le spese sostenute nel corso del 2022, che andrà a favorire i privati cittadini che decideranno di investire risorse finanziarie nelle fonti di energia alternative.
Bonus Batterie, ecco come averlo
La domanda per ottenere l’agevolazione del Bonus Batterie va fatta all’INPS e si tratta di fatto di un credito di imposta riconosciuto per le spese di installazione di sistemi di accumulo dell’energia collegati ad impianti alimentati da fonti rinnovabili, come i pannelli fotovoltaici.
I termini e le modalità per beneficiare dell’agevolazione sono stati resi noti con un provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, e saranno valevoli per le spese sostenute nel 2022.
Il bonus è rivolto solamente alle persone fisiche ed è dedicato a coloro che tra l’1 gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022 sostengono spese documentate per l’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto (Dl n. 91/2014)
. Ecco cosa si legge nel provvedimento ufficiale.
Non si sa ancora quale sarà la percentuale del credito d’imposta spettante a ciascun soggetto: si saprà solamente in un secondo momento, ovvero quando il Fisco potrà calcolare il rapporto tra le risorse stanziate (3 milioni di euro in totale per il 2022) e l’ammontare complessivo delle spese agevolabili.
Le date per la richiesta della domanda sono comprese tra il 1 marzo e il 30 marzo 2023: l’invio si potrà fare solamente per via telematica attraverso l’area riservata dedicata che si trova sul sito dell’Agenzia delle Entrate e serviranno i soliti metodi di autenticazione telematica come SPID, Carta d’Identità Elettronica CIE e CNS – Carta Nazionale dei Servizi.
Una volta fatta la domanda sarà possibile ricevere entro 5 giorni la ricevuta della presa in carico della domanda o anche il rifiuto della stessa, chiaramente corredata dalle motivazioni che ne hanno determinato il respingimento.
A questo link si può scaricare il modulo per effettuare la domanda.