Quando un’applicazione smette di funzionare, solitamente scoppia un caso. Soprattutto se si tratta di social media come possono essere WhatsApp, Facebook e Instagram.
Recentemente, addirittura, sono stati creati degli hashtag per segnalare il malfunzionamento di questo o quel social, come se la vita non potesse andare avanti senza l’utilizzo di tali applicazioni che di solito in capo a qualche ora, una giornata al massimo, riprendono a funzionare.
E’ successo tante volte con WhatsApp, con Facebook, ed è successo recentemente, in particolare lo scorso 22 settembre, con Instagram. Che a un certo punto ha alzato bandiera bianca, ed ha smesso di dare segni vita. Per poi riprendersi alla grande dopo poche ore.
InstagramDown, non si sa cosa possa essere successo
C’è da dire che il malfunzionamento di Instagram nella giornata del 22 settembre scorso è stato molto veloce, ma è anche vero che non sono state scoperte le cause di tale down. Forse, semplicemente un problema di segnale dei server, o magari un algoritmo impazzito.
L’unica cosa che è certa, è che il problema è stato generalizzato in tutta Italia. Magari qualcuno dirà che “mal comune non è mezzo gaudio”, ma ad ogni modo questo è il fatto. Alle 18.15 della sera di giovedì scorso Insta ha smesso di funzionare correttamente, soprattutto la versione desktop, e dopo un paio di ore la situazione è tornata a normalizzarsi.
E non è stata solo l’Italia a penare per questo malfunzionamento di Instagram che ha impedito di controllare story o notifiche: come ha riportato downdetector.com, infatti, il problema è stato riscontrato a livello mondiale. Anche se per fortuna poi l’emergenza è rientrata dopo poco tempo.
Naturalmente, sulle altre piattaforme social come Twitter immediatamente sono stati pubblicati meme e hashtag che subito hanno fatto tendenza, e tutti gli utenti di Instagram hanno iniziato a cercare freneticamente su Google informazioni preziose circa l’impasse del noto social delle immagini e dei video.
Ma come sempre, il consiglio più prezioso in questi casi è quello di lasciar andare le cose, non disinstallare e reinstallare l’applicazione in modo compulsivo, ed eventualmente effettuare solamente un aggiornamento all’ultima versione dell’app per essere certi di non avere in futuro problemi con privacy e sicurezza.
Downdetector è una piattaforma online che fornisce agli utenti informazioni in tempo reale sullo stato di vari siti web e servizi. Le informazioni fornite dal sito si basano su segnalazioni dello stato provenienti da una serie di fonti, tra cui Twitter e i rapporti inviati su Downdetector, che vengono analizzate in tempo reale per rilevare automaticamente eventuali disservizi. Viene inoltre visualizzata una mappa con le posizioni delle segnalazioni ed un elenco di città con il numero corrispondente di segnalazioni. Downdetector è disponibile in 45 paesi, con un sito diverso per ognuno di esso.
Downdetector, fondato nell’aprile 2012 da Tom Sanders e Sander van de Graaf,viene poi acquistato nell’agosto 2018 da Ookla, LLC, la società proprietaria di Speedtest.net.