Si sta facendo strada sul web una falsa email Netflix rivelatasi in realtà un pericoloso attacco phishing. Ecco in cosa consiste la nuova truffa ingegnata dagli hacker
Non è la prima volta che gli hacker utilizzano il nome di Netflix per adescare nuove vittime. Lo abbiamo visto qualche giorno fa, sia pure indirettamente, a proposito dell’app wallpaper di Squid Game, una sorta di “cavallo di troia” per squarciare la sicurezza del dispositivo mobile (in questo caso Android) e mettere le mani su un ingente quantitativo di informazioni sensibili.
Eppure, come riportato in esclusiva dal portale italiano Bufale, starebbe imperversando sul web una nuova minaccia pronta a sfruttare la nomea di un brand solido (quale è per l’appunto Netflix) al fine di sottrarre dati personali dell’utente che, suo malgrado, cade nel raggiro. L’allarme era stato lanciato di recente dai ricercatori di Check Point Research, evidenziando come sia in crescita il fenomeno di imitazione (da parte ovviamente degli hacker) dei marchi più in voga: nel caso di specie, Netflix si troverebbe al settimo posto nella speciale graduatoria relativa alla finestra temporale del terzo quarto del 2021.
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La falsa email Netflix
Tornando all’oggetto dell’articolo, la fonte riportata in apertura afferma di avere ricevuto segnalazioni circa la presenza di false email spedite da Netflix, attraverso le quali il popolare servizio di streaming multimediale chiederebbe agli utenti il rinnovo dell’inserimento dei dati della carta di credito al fine di evitare disservizi. Ci troviamo chiaramente di fronte ad un vero e proprio attacco phishing, ossia una campagna avviata dai cybercriminali che consiste nell’inoltro di false comunicazioni (associate per l’appunto a volti noti, come Netflix nel caso di specie) contenti link od allegati strani tramite cui sottrarre i dati sensibili: il clic dell’utente e, soprattutto, l’inserimento delle informazioni di pagamento dentro pagine non appartenenti o comunque non di proprietà di Netflix comporterà l’addebito di cifre non autorizzate, svuotando conseguentemente il conto in banca della vittima caduta nel raggiro.
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Come abbiamo più volte avuto modo di ribadire, diffidate dalle email che invitano l’utente a fornire informazioni sensibili, in special modo se sospette (ad esempio laddove contornate da errori grammaticali). In caso di dubbi è meglio contattare il servizio clienti al fine di ottenere riscontro sulla veridicità della comunicazione spedita tramite email.