Uno dei giochi mobile di maggiore successo della storia è stato cancellato dal Playstore: la decisione ha fatto infuriare i fan.
La storia del gaming mobile è cominciata con il Gameboy ed è proseguita per anni su console portatili di Nintendo (intervallate dalla sorpresa PsP), questo almeno finché i cellulari non sono stati sufficientemente potenti da accogliere videogame più complessi. I primi cellulari in grado di fare videogiocare i loro possessori sono stati i Nokia, brand al quale è indissolubilmente legato il primo videogame iconico per dispositivi mobile, ovvero Snake. L’azienda svedese era stata la prima a capire le potenzialità dei videogame in questo settore e prima dell’arrivo degli iPhone e Smartphone aveva creato un modello dedicato al gaming (il Nokia N-Gage).
L’arrivo degli smartphone ha però reso obsoleti i cellulari tradizionali e permesso la diffusione di videogame “casual” adatti anche a chi non aveva mai videogiocato in vita propria. Si trattava di titoli in cui bastava passare il dito sullo schermo come ‘Fruit Ninja‘ o in cui bisognava utilizzare un pizzico di ingegno per arrivare alla soluzione. Il più popolare di questo secondo genere è stato sicuramente ‘Angry Birds’. Lo scopo era quello di demolire le strutture nemiche lanciando i volatili furiosi contro di esse. Al videogiocatore venivano dati diversi tipi di uccello, i cui poteri erano unici e utili allo scopo.
Possiamo dire che ‘Angry Birds‘ è stato il primo videogame per cellulari a raccogliere l’eredità di ‘Snake’. Il titolo ha appassionato utenti di tutte le età ed è diventato un must have per chiunque possedesse un telefono in grado di farlo girare (in seguito un successo simile è stato ottenuto solo da Candy Crush). Il successo raggiunto è stato tale da permettere a questo titolo di valicare i confini del gaming per cellulari e giungere addirittura al cinema (con un prodotto a dire il vero rivedibile in tutti i suoi aspetti).
La premessa ci serve per fare capire a chi non ha vissuto quel periodo l’importanza che ha avuto ‘Angry Birds’ per la diffusione del gaming mobile (perdonate dunque il fuori focus, ma da appassionato ritengo che sia interessante conoscere un pizzico di contesto) e dunque il perché la sua rimozione dal Playstore abbia suscitato tanto clamore. A dare la triste notizia è stato lo sviluppatore del gioco, Rovio Entertainment, con un tweet nel quale si legge: “A causa dell’impatto del gioco sul nostro più vasto portafoglio, abbiamo deciso che Rovio Classics: Angry Birds sarà rimosso dal Google Play Store giovedì 23 febbraio”.
Rovio ci tiene a precisare che tutti quegli utenti che hanno già installato il titolo potranno continuare a giocarci, ma chiunque volesse installare oggi questo classico dal Play Store di Google non potrà più farlo. Sempre ieri il videogame ha cambiato titolo sull’Apple Store, passando da ‘Angry Birds’ a ‘Red’s First Flight‘. Tuttavia c’è un’alta possibilità che questo venga rimosso in seguito anche dal catalogo di Apple. Con questa decisione si chiude dunque un’epoca cominciata nel 2009 e durata ben 14 anni.
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