In Occidente, finora, era ancora racchiusa in una sorta di tabù, a differenza di molte parti del mondo dove la Cannabis è stata utilizzata per migliaia di anni con il fine di alleviare il mal di testa. Ora via alla sperimentazione. In arrivo Il primo studio, randomizzato e controllato con placebo, per esaminare se i prodotti a base di cannabis, come il THC e il CBD, possono effettivamente trattare l’emicrania acuta in modo sicuro ed efficace.
Attualmente, 20 partecipanti che soffrono di emicrania mensile sono stati arruolati in uno studio per i test, anche se i ricercatori dell’Università della California a San Diego confidano di aumentarne il numero, almeno a 70 volontari, per sfiorare la tripla cifra.
Cannabis, test su 20 persone. “Ma vogliamo sfiorare i cento”
Oggi, nonostante le numerose opzioni di trattamento, un numero significativo di persone soffre ancora di emicrania, che spesso può essere debilitante. Il dolore pulsante, tipicamente localizzato su un lato della testa, può durare per ore o addirittura giorni ed essere accompagnato da nausea, vomito ed estrema sensibilità alla luce o al suono. Sfortunatamente non tutti rispondono allo stesso modo agli attuali trattamenti anti-emicrania e, nel tempo, per alcuni i farmaci utilizzati possono smettere di funzionare
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Molti pazienti ammiccano alla cannabis come alternativa, eppure da quando la pianta è stata considerata illegale negli Stati Uniti, ci sono state pochissime ricerche sul suo potenziale medico per le condizioni di dolore cronico.
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“Molti pazienti che soffrono di emicrania li hanno sperimentati per molti anni ma non ne hanno mai discusso con i loro medici. Piuttosto, si auto-trattano con vari trattamenti, come la cannabis” rivela Nathaniel Schuster, neurologo dell’UCSD.
“In questo momento, quando i pazienti ci chiedono se la cannabis funziona per l’emicrania, non abbiamo dati basati sull’evidenza per rispondere a questa domanda“.
Da qui, dunque, e per la prima volta, un test clinico cercherà di verificare l’efficacia della cannabis come terapia dell’emicrania. La sostanza è usata contro questa patologia da migliaia di anni, sottolineano i ricercatori dell’università di San Diego nel comunicato di annuncio, ma non c’erano mai stati studi organizzati.
Ai partecipanti al test sarà dato ‘random’ il trattamento con Thc o Cbd, due principi attivi della cannabis, una combinazione dei due o un placebo. La sperimentazione sarà condotta con i ricercatori che daranno la terapia e valuteranno gli effetti non sapendo quale trattamento il paziente studiato ha ricevuto.
Il primo test segue uno studio che ha dimostrato che l’mdma, principio attivo dell’ecstasy, può curare i sintomi del disturbo da stress post traumatico se associato alla psicoterapia. Ora quello sulla Cannabis.