Mentre il piano Cashback si avvia alla conclusione della prima fase, spuntano alcune segnalazioni: non commettete questo errore
Torniamo a parlare del piano Cashback, sistema anti evasione fiscale introdotto lo scorso anno dall’ex premier Giuseppe Conte. Il successo è stato immediato, tanto che – dopo la prima fase di prova nel dicembre 2020 – si è deciso di prolungare l’iniziativa fino alla prima metà del 2022. Con il cambio di esecutivo, qualcosa sembra essere cambiato: tra lotta ai furbetti e fondi da destinare ad altre categorie, c’è chi già parla di cancellazione.
Intanto però, il prossimo mese si concluderà il primo semestre e sarà tempo di erogazione dei bonus guadagnati dai cittadini in questi primi sei lunghi mesi. Mentre si attende di capire come procederanno gli enti appositi per ciò che riguarda la lotta a coloro che utilizzano metodi poco legali per registrare transazioni, spunta un nuovo errore da non commettere.
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Affrontando il tema piano Cashback, è impossibile non menzionare i tanto famigerati furbetti. Una delle tecniche più diffuse e semplici di applicare è quella delle micro-transazioni alle pompe di benzina. Un processo che permette di registrare più transazioni e scalare la graduatoria per ottenere i 1500 euro extra del Superbonus (accessibili solo ai primi 100.000 cittadini per numero di acquisti). Ad Ercolano, in via Benedetto Cozzolino, uno dei partecipanti ha deciso di applicare lo stesso metodo ad una stazione di servizio self service.
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Tutto nella norma – si fa per dire – se non fosse che il titolare dell’esercizio commerciale lo ha beccato e, poche ore dopo, ha esposto un cartello con la scritta: “Ho scoperto il tuo giochetto e ho preso la targa, ti denuncio alle autorità“. Una mossa che potrebbe costare casa al furbetto e a tutti coloro che stanno utilizzando questo metodo: non commettete l’errore o potreste incappare in guai seri.
C’è però da dire che, almeno per il momento, non esiste nessuna sanzione legale per quanto successo. La denuncia da parte del benzinaio, di fatto, porterà a poco o nulla. Gli enti competenti potrebbero però utilizzare le segnalazioni per squalificare in maniera definitiva queste persone.
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