Eliminato il Cashback di Stato, c’è però ancora spazio alle iniziative locali per chi vuol continuare a beneficiare dei rimborsi sugli acquisti. L’iniziativa di Satispay e i correttivi per rilanciare il progetto.
C’è ancora un modo per poter sfruttare il Cashback, malgrado il dietrofront (invero tutt’altro che improvviso, ndr) imposto dal governo presieduto da Mario Draghi. Lo stop dell’iniziativa valida su tutto il territorio nazionale non ha infatti impedito l’avanzare di analoghi progetti predisposti da società terze e aventi lo scopo di replicare quanto invece fatto a lunga gittata.
Inequivocabile, in quest’ottica, il recente annuncio al fulmicotone di Satispay, società italiana fondata nell’ormai lontano 2013 da Alberto Dalmasso. Che tramite un comunicato stampa destinato, a questo punto, ad esser accolto con favore dai consumatori, ha ufficializzato la riproposizione del Cashback a beneficio di tutti coloro che si registreranno per la prima volta al servizio durante il corso del mese di luglio 2021.
E’ lo stesso addì e fondatore di Satispay a prender le distanze dal governo, che aveva mestamente liquidato il meccanismo dei rimborsi sugli acquisti facendo leva sullo scarso successo tra gli utenti. “I nostri dati ci dicono che il Cashback ha funzionato – ha affermato con convinzione Dalmasso – ed è per questo lo riproporremo, anche perché ha avuto il merito di cambiare le abitudini dei consumatori e far da stimolo verso l’utilizzo dei pagamenti elettronici“.
La società, insomma, rifinanzierà per intero il Cashback, investendo un tesoretto importante (20 o 30 milioni di euro, secondo alcune stime) per i prossimi sei mesi. Il meccanismo sarà lo stesso di sempre pur con qualche correttivo, applicato ovviamente in campo settoriale e non più nazionale. L’iniziativa strizza l’occhio ai nuovi utenti: sarà sufficiente accedere al sito ufficiale, iscriversi entro la conclusione del mese in corso e inserire il codice promozione magistralmente ribattezzato “CASHBACK” (senza virgolettato, si badi bene).
A questo punto il gioco è fatto, potendo beneficiare grossomodo delle medesime condizioni previste dalla formula sperimentata in campo nazionale: 10% di rimborso sulle transazioni effettuate nei negozi fisici (entro un tetto massimo di 150 euro) nella finestra temporale che va fino a dicembre. Ci sarà comunque qualche importante correttivo, in stretta coerenza con gli intendimenti di Satispay sul progetto: il cashback massimo per transazione ammonterà a 2 euro (“così da incentivare le piccole spese, fino a 20 euro”) e, soprattutto, viene introdotto anche un tetto massimo mensile di 25 euro, nell’ottica di un utilizzo che deve essere prolungato nel tempo e non invece interrotto una volta raggiunto il limite. Due correttivi, insomma, rispetto al progetto voluto dal governo presieduto da Giuseppe Conte.
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