Installate ieri a Milano le prime cassette postali “smart”, centraline “intelligenti” che veicoleranno dati ambientali e informazioni di pubblica utilità.
Parte da Milano la rivoluzione delle cassette postali in “salsa” 2.0. Gli iconici punti di raccolta della corrispondenza diventano più intelligenti, coerentemente con quella trasformazione tecnologica che ha da tempo cambiato le nostre abitazioni e gli spazi comuni. Le prime colonnine di nuova generazione sono state installate ieri (mercoledì 5 maggio, ndr) in pieno centro storico e manterranno intatta l’inconfondibile tonalità rossa, elemento che lega dunque a doppio filo storicità e innovazione.
Presenti sul nostro territorio sin dall’ormai lontano 1961, le rinnovate cassette postali faranno adesso sfoggio di un piccolo display e-link, lo stesso per inciso utilizzato sugli e-reader, nonché di componentistiche e sofisticati sensori. Si tratta di aggiunte destinate a cambiar completamente l’approccio dello strumento per come l’abbiamo finora conosciuto. Che da “passivo”, ossia mezzo per raccogliere la corrispondenza affrancata, diventerà anche “attivo”, permettendo infatti ai cittadini di esser sempre aggiornati su dati e notizie: quelle afferenti alla qualità dell’aria (temperatura, umidità, livello di polveri sottili e quantità di biossido di azoto), in primo luogo, ma anche quelle di pubblica utilità, veicolate sapientemente dalle amministrazioni comunali.
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Gli obiettivi futuri
Le nuove colonnine saranno sempre connesse a Internet e si faranno portabandiera di quella rivoluzione sostenibile ormai sbandierata in ogni frangente: grazie ad alcuni sensori installati al loro interno, le cassette “smart” saranno in grado di rilevare la presenza della corrispondenza, dando dunque modo a Poste Italiane di ottimizzare la fase di ritiro e, di conseguenza, ridurre l’ impatto ambientale.
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Il progetto è ad ogni modo in costante divenire e le prossime settimane scandiranno la rivoluzione tecnologica. L’obiettivo a lungo termine è di rimpiazzare tutte le vecchie cassette postali dislocate in tutto il territorio nazionale, quantificabili in circa 40.000 unità. E così, dopo il battesimo di ieri, si cercherà di lavorare a maniche rimboccate per portare a casa il risultato. Le prossime installazioni coinvolgeranno ancora la città di Milano, estendendo altresì il raggio d’azione a beneficio di Napoli, Roma e Torino, grazie a 100 unità di nuova generazione.