Che catastrofe per Google che, dopo aver goffamente perso la sfida, ha perso una quantità ingente di soldi: cosa è successo all’azienda di Mountain View.
Google, fin dalla sua creazione nel lontano 1997, si è dimostrata all’avanguardia nel campo della tecnologia. Con gli anni ha saputo prendersi la scena come motore di ricerca, monopolizzando o quasi il settore, fino a lanciarsi sempre in nuove sfide che attualmente la vedono come il più grande colosso al mondo. Anche Google però, a quanto pare, a volte perde le sfide e i soldi.
Recentemente infatti, Google ha lasciato tutti a bocca aperta a causa di una vera e propria catastrofe che le è costata la bellezza di 10 miliardi di dollari. Dopo averci pensato a lungo, Alphabet ha deciso di scendere in campo nell’ambito dell’intelligenza artificiale e di sfidare con il suo nuovo chatbot Bard il competitor ChatGPT, sviluppato dall’azienda statunitense OpenAI e adottato da Microsoft per potenziare i motori di ricerca. La sfida messa in atto da Google è stata persa su tutta la linea.
Quando il CEO Sundar Pichai ha presentato i risultati raggiunti dal proprio chatbot, la società è crollata dell’8% a Wall Street, arrivando a bruciare quasi 10 miliardi di capitalizzazione di mercato.
Questi dati non lasciano dubbi, la sfida tra Bard e ChatGPT si è conclusa con una terribile disfatta per Google. Ma che cosa è successo esattamente? Lo scorso 6 febbraio l’azienda aveva annunciato il suo nuovo chatbot con un post sul blog di Google e proprio nel video di presentazione sarebbe emersa un’imprecisione dell’intelligenza artificiale, che avrebbe sbagliato a dare una risposta sulle scoperte fatte con il telescopio spaziale James Webb.
Dopo il lancio promozionale, astrologi ed esperti avrebbero, quindi, iniziato a segnalare l’errore su Twitter, punito severamente dagli investitori. La notizia ha avuto ovviamente un’enorme risonanza in tutto il mondo, tanto che ogni azienda che al momento vorrebbe ritagliarsi un posto nel settore delle AI è in stato di allerta. L’esperienza di Google ha infatti dimostrato come basti soltanto un piccolo passo falso per mandare all’aria tanto lavoro e, non da meno, un cospicuo capitale. Vedremo ora quale sarà la prossima mossa del colosso di Mountain View. Nel frattempo OpenAI con ChatGPT resta, seppur con qualche limite, il leader di un settore che ora più che mai sta si sta ampliando in una maniera smisurata.
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