Oltre il danno, la beffa. Non bastano le telefonate quotidiane, fastidiose, praticamente a qualsiasi ora del giorno: di mattina (soprattutto), ma anche nel pomeriggio e all’ora cena. Ora alcuni Call Center vanno oltre la seccatura di telefonare ai cittadini italiani, cercando di propinare qualche inutile operazione marketing.
Il fastidio nel ricevere una telefonata tanto ripetuta quando indesiderata si trasforma in una vera e propria truffa. In molti l’hanno ormai denominata: “la truffa del sì”. Un fenomeno dilagante, ahinoi, negli ultimi periodi.
Ormai alcuni Call Center senza scrupoli chiedono all’inizio della telefonata il vostro nome: l’utente, spesso sovrappensiero, risponde sì. E’ l’inizio della fine: grazie, probabilmente, a qualche file audio registrano quel sì dove sembra proprio che voi stessi abbiate confermato con la vostra voce l’attivazione di quella determinata offerta o di quello specifico abbonamento.
Come difendersi da questa truffa
“Tutelarsi è tanto facile quanto cadere nel tranello”. Vincenzo Paldino prova a indicare la retta per evitare questa trappola, che ad oggi sta mietendo tante vittime. “Va evitato, se possibile, di pronunciare la parola: sì, cercando piuttosto di variare le risposte alle domande usando altre espressioni per accertarsi con chi si sta parlando – prosegue il presidente di Udicon Emilia-Romagna – il nostro consiglio è quello di prestare sempre la massima attenzione ed eventualmente di bloccare il numero da cui avete ricevuto la chiamata”.
Sono in molti che a causa di questa paura persistente di una chiamata da un numero sconosciuto, o non fra i contatti, non risponde più a nessuno. Ma è un rischio. Così, ecco un altro consiglio su come proteggersi da questa vergognosa truffa. “Dobbiamo fare in modo che il vincolo contrattuale possa sorgere solo a seguito della conferma dell’offerta, da parte del consumatore, per iscritto”. Così parlò Roberto Rustichelli.
Il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (acronimo AGCOM), un’autorità amministrativa indipendente italiana, istituita dalla Legge 10 ottobre 1990, n. 287, che ha la funzione di tutela della concorrenza e del mercato, informalmente chiamata Antitrust, ha chiesto esplicitamente che siano solo i contratti firmati per iscritto a essere commercialmente validi, e non le registrazioni telefoniche che possono essere facilmente artefatte, costruite anche semplicemente con qualche app che si trova su internet.
La truffa del sì, comunque, è solo uno dei raggiri di un numero indefinito di Call Center. C’è chi si finge di un’azienda per rubare gli ambitissimi dati personali, chi punta all’IBAN o al codice di migrazione delle vostre bollette, nei modi più disparati. E’ ora di dire. No!