Se il vostro smartphone comincia a dare problemi, fate molta attenzione: potrebbe essere colpa vostra. C’è un errore che commette praticamente chiunque e che può risultare letale per alcune componenti
La durabilità degli smartphone sta andando riducendosi di anno in anno. Dopo 3-4 anni al massimo, diventa ormai praticamente obbligatorio passare ad un device di nuova generazione. E si parla tanto di top di gamma quanto di cellulari di fascia media, in base alle esigenze dei consumatori.
Sicuramente elemento importante in questo senso è anche l’utilizzo che se ne fa di un determinato dispositivo. Trattarlo con cura e manutenzione può essere molto importante e permette una durabilità maggiore nel tempo, anche se non si possono fare miracoli. Bisogna in particolare fare molta attenzione ad un aspetto, un errore che praticamente chiunque commette e può risultare letale.
Smartphone, occhio a questo errore potenzialmente letale
Una delle azioni più comuni e necessarie quando si ha uno smartphone, è metterlo in carica. Spesso ci si lamenta della durata scarsa della batteria, addirittura già dalle prime settimane conseguenti all’acquisto.
Bisogna stare molto attenti in questo senso perché, stando ad un recente studio, ci sono alcune azioni che potrebbero portare a conseguenze molto pesanti. Prima di tutto è sbagliato aspettare che la batteria sia completamente scarica e che il device si spenga da solo. Una pratica regolare di scarica ridotta profondamente rischia di far passare il ciclo di vita da 1000-2500 a soli 300-500.
Allo stesso tempo, altro errore grave è quello di procedere alla ricarica con la batteria che è ancora al 50%. Anche perché sotto la metà di autonomia, noterete che – soprattutto nei telefoni nuovi – la durata è maggiore. Vi ricordiamo anche che è sbagliato utilizzare un caricabatterie qualsiasi, sarebbe meglio sceglierne uno che rispetta l’amperaggio di quello originale. Altrimenti si rischia di danneggiare in maniera definitiva la batteria stessa. Ultima mossa sconsigliata è quella di ricaricare lo smartphone dal PC, anche in questo caso il problema risiede nell’amperaggio. La porta USB è infatti in grado di supportare al massimo la carica 0,5 A, mentre un caricabatterie medio arriva ad 1A. Stando ad uno studio, questa pratica provoca la diminuzione del 65% della capacità della batteria originale, specie quando viene sottoposta ad una temperatura di 40° C.