Il cellulare non è solo un accessorio, ma oggi come oggi rappresenta per noi un qualcosa di molto più importante, un oggetto che usiamo per comunicare con il mondo ma anche per lavorare e portare avanti le nostre attività. Tra i beni di prima necessità sembra ormai essere considerato anche lo smartphone, anche se sembra per molti una esagerazione.
In realtà il telefonino è quell’oggetto nel quale siamo portati ad inserire gran parte delle nostre informazioni più preziose, basti pensare ai numeri di telefono o alle app come quelle dei nostri conti corrente, oltre a ricordi importanti come audio e video che sono archiviati e che custodiamo gelosamente. Insomma, perdere il cellulare, rappresenta una vera “tragedia”.
Quando parliamo di cellulare, parliamo di tutto il nostro mondo, e per questo per ciò che riguarda le spese, non si bada a nulla, soprattutto in casi di necessità come lo smarrimento o nel caso di malfunzionamenti. Insomma, senza il cellulare non si può stare. Ma poiché lo usiamo giornalmente, e spesso per parecchie ore, ciò con cui bisogna fare i conti sono proprio i costi. In particolare, ci riferiamo alle bollette per usare la nostra linea e quindi mantenere attivo il nostro numero di telefono.
Ogni smartphone, infatti, oggi per funzionare necessita di una sim, ovvero della scheda telefonica nella quale si possono memorizzare le info e i documenti più importanti, ma soprattutto grazie alla quale possiamo connetterci ad internet anche senza agganciarci al wifi. Senza un abbonamento, non è possibile avere a disposizione i giga necessari per navigare ed essere quindi connessi in assenza di una rete wireless.
L’abbonamento (in qualunque forma) ad un gestore telefonico, è quindi oggi necessario per chiunque abbia un telefono, anche solo per effettuare delle chiamate. Ma quello che da anni si continua a monitorare, ed è un effetto montagne russe per molti, è proprio il discorso legato ai costi delle bollette del telefono. Se negli anni passati, infatti, si parlava solo del telefono fisso, ora il cellulare e la necessità di avere internet a disposizione, rimanda ad una serie di spese da considerare che prima non esistevano.
Attualmente la tendenza, per chi ha casa ed ufficio fissi, è di unire le spese di telefono fisso e reti mobili + internet. La spesa in questi casi, è di un unico canone mensile (che arriva generalmente in bolletta bimestrale), che sfrutta soprattutto nelle zone coperte, della possibilità di avere una linea internet più veloce come l’Adsl, che ora sta lasciando spazio alla fibra ottica. In questo caso è importante sempre personalizzare l’offerta, e capire se fare un pacchetto illimitato anche per internet, perché altrimenti rischiate in ogni caso di spendere di più rispetto a ciò di cui avete bisogno. La fibra, inoltre, è utile per chi usa internet o dispositivi che lo usano, come le Smart Tv, ma se non si ha necessità si può restare con Adsl, considerando che se la vostra zona non è coperta, la fibra non arriverà.
Diverso è il caso di chi ha solo internet sul cellulare, ed usa solamente quella linea anche per telefonare. Ormai basta uno smartphone per avere tutto, anche in ottica di comunicazione, e quindi si tende a fare un abbonamento oppure decidere di pagare internet a ricarica; con il cellulare però, è importante considerare che spesso sono inclusi i servizi di avviso di chiamata, trasferimento di chiamata, segreteria telefonica, ed il servizio che individua chi sta chiamando, e spesso non ce ne rendiamo nemmeno conto. Questi servizi hanno costi aggiuntivi rispetto al canone base, quindi è bene controllare e modificare in caso il servizio.
E’ importante infine ricordare che coloro che si trovano in condizioni economiche disagiate, possono usufruire della legge 314, che prevede che determinate categorie (i soggetti in condizioni di disagio economico e sociale e gli utenti che utilizzano sistemi di comunicazione denominati DTS, Dispositivo Telefonico per Sordomuti) possano usufruire di canoni scontati. La domanda per tale agevolazione deve essere inoltrata al proprio gestore telefonico presentando documentazione ISEE, fotocopia del documento che attesti l’assegno sociale o la pensione di invalidità, etc. Non dimenticare anche di non fare arrivare il conto cartaceo via posta, perché il costo in bolletta aggiuntivo è di circa 2 euro. Con il conto online si risparmia, e si evita lo spreco inutile di carta.
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