Ecco il motivo per il quale i cellulari con tastierino numerico emettono un suono diverso per ogni tasto. Non ci crederete mai!
Se ormai oggi tutti i device di ultima generazione presentano grossi schermi touchscreen e una presenza di tasti sempre più limitata, tanto che le grandi aziende tanno lavorando a nuovi modelli che nemmeno presentano più pulsanti per il volume o per lo spegnimento, ogni tanto è giusto fare un passo indietro e pensare a quelli che erano i cellulari di una volta. Che avevano un utilizzo completamente diverso rispetto a quello di oggi. Altro che connessione ad internet, social network e fotocamere. La loro unica utilità era effettuare chiamate e rispondere ai messaggi.
Ecco perché un ruolo fondamentale lo giocavano i tastierini numerici, che erano utili sia per digitare i numeri di telefono da contattare che per scrivere gli testo degli SMS da recapitare al destinatario. Ma vi siete mai chiesti come mai ogni singolo tasto, quando premuto, emetteva un suono diverso? Ecco la reale motivazione, dopo averla scoperta non credete ai vostri occhi. È più assurda di quanto potevate immaginare.
Non si tratta di una tecnologia particolarmente avanzata, ma per i tempi era utilissima e aveva un significato ben preciso dietro la scelta presa dalle principali aziende che operavano nel settore. Come sicuramente avete potuto notare, soprattutto se appartenete a generazioni diverse da quelle dei nativi digitali, ogni cellulare con tastierino numerico aveva un suono diverso per ogni singolo tasto premuto.
Il motivo è presto detto. C’era un sistema chiamato DTMF, sviluppato negli anni ’60 e che assegnava una coppia specifica di frequenza audio ad ogni numero o simbolo. Che veniva suonata simultaneamente quando un pulsante veniva premuto. Questo sistema è stato pensato dalla compagnia AT&T negli USA e poi nel corso del tempo si è allargato anche al resto del mondo.
Tanto che già nel novembre del 1963 il tutto venne reso pubblico con il nome di Touch-Tone. Un’idea molto interessante e pensata per determinate funzioni. L’idea era di dare la possibilità di identificare facilmente un tasto premuto con il relativo suono. Dando così modo di scrivere e di digitare un contatto anche senza guardare effettivamente il tastierino. Un po’ come succede oggi con le tastiere QWERTY degli smartphone di ultima generazione che si trovano nella parte bassa del layout. E che avendo maggior spazio a propria disposizione, dà modo alla nostra memoria muscolare di ricordare perfettamente dove si trova ogni minima lettera.
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