Ancora nessuna prova conclusiva di una relazione tra cellulari e infertilità maschile ma gli esperti della Società Italiana di Andrologia diffondono alcune raccomandazioni di base.
Non esistono attualmente prove conclusive che mettano in relazione il campo elettromagnetico emesso dai nostri cellulari e possibili problemi per la fertilità maschile. Lo ha ribadito la Società Italiana di Andrologia, che nell’ultimo congresso nazionale ha passato in rassegna tutti gli studi sperimentali in materia condotti fino ad oggi. I risultati, per l’appunto, non giustificano allarmi immediati, tuttavia è bene osservare alcune raccomandazioni di base. Purtroppo, le ricerche a disposizione non sono coerenti tra loro nelle condizioni di partenza, fattore che sbarra la strada a una valutazione incrociata delle loro conclusioni.
Il professor Alessandro Palmieri, presidente della Sia, ha infatti ricordato che la sperimentazione è stata effettuata su animali e che per capire cosa avviene nell’uomo saranno necessari ulteriori studi. Le ricerche indicano la possibilità di effetti biologici negativi, ma non la certezza. Ciò detto, vale comunque la pena di tenere conto delle “evidenze più solide”, visto che l’emissione ravvicinata di onde elettromagnetiche e il calore generato dalla batteria dei nostri inseparabili smartphone potrebbero causare problemi di ipertermia ai testicoli, con un rischio ancora maggiore per i bambini.
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Smartphone e infertilità maschile: le migliori regole di comportamento
Per non sbagliare, come si dice in questi casi, gli esperti hanno infatti stilato un brevissimo vademecum che aiuterebbe a prevenire eventuali disfunzioni, anche se non sappiamo con certezza quali siano gli effetti delle radiazioni dello smartphone sulla fertilità maschile. Si tratta di soli cinque consigli che possono essere sempre seguiti senza alcuna difficoltà.
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Vediamo insieme quali sono i suggerimenti della comunità scientifica:
- Tenere lontano il telefono dagli organi riproduttivi, evitando di conservarlo nella tasca anteriore dei pantaloni.
- Lo stesso vale per quando ci si siede al ristorante, al cinema o alla guida: bisogna sempre evitare di poggiare il cellulare in grembo.
- I cellulari si surriscaldano quando “lavorano” in condizione di scarsa potenza di segnale. Telefonare o navigare quando invece il segnale è forte impedisce allo smartphone di emettere onde in eccesso.
- Non fidarsi di schermi che dovrebbero proteggerci dalle onde elettromagnetiche, perché abbasseremmo la guardia in presenza di metodi la cui efficacia non è affatto dimostrata.
- Evitare l’uso dei cellulari fra i bambini al di sotto dei dieci anni.
Nulla di trascendentale, dunque, solo regole dettate da esperienza medica e buon senso, nell’attesa che nuove ricerche facciano più luce sul problema.