Un problema evidenziato, con i cellulari che addirittura scoppiano a causa principalmente dell’elevato calore, rischia di essere il minimo comun denominatore di tutti i cellulari, in questo periodo.
La morsa del caldo continua ormai da mesi. Ne risentono in primis le persone, ma anche i device, che a differenza degli umani non possono trovare un rimedio da soli, hanno bisogno di utenti intelligenti, più che mai.
Può sembrare ovvio, e per certi versi lo è, ma visto che lasciamo il cellulare fin troppo spesso ovunque, in questi giorni di caldo, al mare ma anche in montagna, mai far sì che il nostro smartphone resti sotto la luce del sole diretta, senza essere coperto da un chicchessia panno, maglietta, qualsiasi cosa che gli crei un po’ d’ombra.
Via la cover, sì ventilatorini ad aria e ad acqua
Che sia una moda quella delle cover, c’è chi ci spende tantissimi soldi, è ormai un fenomeno acclarato, eppure in questo periodo è sempre meglio toglierla, almeno nelle ore più calde. Perché? Perché la tanto ricercata custodia può aumentare la temperatura interna del dispositivo, soprattutto se è realizzata in neoprene o silicone.
Evitare di tenere sempre il cellulare in tasca, è cosa buona e giusta, soprattutto visto che il sudore penetra un po’ dappertutto, perfino nella gabbie d’acciaio, figuriamoci nella tasche dei pantaloni. Due accorgimenti ulteriori riguardano batteria e spegnimento. Il secondo è logico, nel momento in cui siamo certi che nessuno ci può chiamare, raffreddarne la temperatura potrebbe essere determinante, soprattutto nel primo pomeriggio.
Mai ricaricare il cellulare durante le ore più calde, il surriscaldamento è un’arma letale per il nostro device. Attenzione, device inteso nel suo senso generale, perché ormai un telefonino è un piccolo computer, monitor portatile, tutti devono essere trattati alla stessa stregua. Per esempio un portatile la cui ventola funziona così e così può essere “raffreddato” da un altro ventilatorino esterno, sia ad aria sia ad acqua (ce ne sono tantissimi online, a costi irrisori). Oppure rialzare il portatile quando si lavora, per permettere alla batteria di non surriscaldarsi troppo. E una volta spento, rigirarlo, con la batteria all’insù.
Sembrerà strano, ma anche i dispositivi (cellulari in primis) devono acclimatarsi alla temperatura in cui stiamo/viviamo. In tal senso gli sbalzi di temperatura non aiutano il cellulare tornare performante, meglio raffreddarlo gradualmente, aspettando che la temperatura si abbassi e si adatti a quella ambientale, quindi riaccenderlo.