I cellulari non smart stanno aumentando sempre di più le proprie vendite, ma perché e soprattutto ha senso comprarne uno nel 2020?
I cellulari non smart, o come va di moda chiamarli oggi “dumbphone” sono in crescita. Parliamo dei dispositivi che hanno un design e una concezione più antica di cellulare, che non è smart. Niente schermi da 5.5 pollici touch, niente sensori di rilevamento di impronte laterali. Scordatevi le triple fotocamere per le immagini in 4k, e neanche il led di notifica colorato. Scordatevi anche l’ingombro dello schermo e il formato 18:9 tipico degli smartphone. Niente Whatsapp, niente internet veloce. No ai drawer e agli store di applicazioni fornitissimi, niente giroscopi e accelerometro. In tanti, sebbene potrebbe essere controintuitivo, stanno proprio scegliendo questo tipo di cellulare rispetto ai ben più usati e mainstream smartphone. Ma se l’hardware e l’utilizzo non fanno registrare miglioramenti, se non forse per il reparto batteria, perché mai tornare al passato?
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Cellulari non smart in crescita, ma perché sceglierli oggi?
Quando Nokia ha lanciato nel 2017 il nuovo modello del 3310 in tanti lo hanno preordinato senza battere ciglio. E in un report di qualche anno dopo di Sky si segnala un incremento nelle vendite di smartphone del 2% e dei cellulari non smart del 5%. Ma perché? I motivi sono tanti. Come raccontano delle persone sui forum su Reddit o in alcune interviste di Vice, infatti, oggi molti si sentono spiati. Con le applicazioni che vi fanno accettare le condizioni d’uso in modo sempre più sibilino, infatti, non è raro vedere persone che scoprono di essere spiate, filmate, registrate continuamente mentre fanno altro. Per questo alcuni stanno tornando ai vecchi cellulari, utilizzando tablet soltanto a casa e soprattutto il pc per le operazioni più complesse. Così da riappropriarsi della privacy e di quella sensazione di non essere più un prodotto nell’economia moderna.
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