Challengers, tutto quello che c’è da sapere sul nuovo film con Zendaya: sul set sono accadute cose folli. Gli imperdibili particolari.
Quello che Challengers si preannuncia essere un vero e proprio successo per il regista Luca Guadagnino che fa scendere in campo direttamente il poker d’assi Zendaya. Una storia intricata e piena di colpi di scena, dove non mancheranno risvolti intriganti e sensuali.
Un cast a dir poco esplosivo che vede Zendaya nei panni di Tashi Duncan, Josh O’Corron interpretare Patrick e Mike Faist sarà Art Donaldson. Di cosa parla il film? Scopriamolo.
I “dietro le quinte” di Challengers: cosa è successo a Zendaya
Come accennato precedentemente, Challengers ha una trama molto avvincente con ambientazione nel tennis professionistico. Protagonista indiscussa è Tashi Duncan che è destinata a diventare una vera e propria leggenda, ma subisce una terribile disfatta a causa di un incidente.
La professionista non è disposta ad allontanarsi da questo mondo e proprio per questo motivo cerca di reinventarsi come allenatrice. Il suo primo allievo sarà il marito Art, anche lui un tennista esperto. Rilancia oltre modo la sua carriera fino ad iscriverlo ad una importante e torneo, il Challengers. Non sarà semplice, in quanto dovrà sfidarsi con Patrick che non solo un avversario temibile, ma ex compagno di Tashi.
Quest’ultimo si rivela essere particolarmente arrogante e in diverse occasioni mostrerà il suo interesse per l’ex professionista andando a complicare ancor di più la situazione con il marito. Si scende in campo non solo professionalmente, ma anche come metafora, in quanto la giovane allenatrice si ritroverà coinvolta in un triangolo amoroso del tutto imprevedibile.
Ci sono davvero molte aspettative sul film e molto probabilmente in pochi sapranno che la lavorazione è durata due mesi e vi è un collegamento tra il regista e il precedente lavoro di Zendaya, Dune. Luca Guadagnino, infatti, si è ritrovato ad inseguire la durata la protagonista sul set del film, in quanto quest’ultima doveva occuparsi di un doppiaggio aggiuntivo.
Si è trattato di un particolare lavoro che è stato svolto nella fase della post produzione, in quanto si sono resi conto che la qualità dell’audio non era ottimale. Un’occasione davvero unica per il regista che avuto la possibilità di visitare il set del film, rimanendo particolarmente esterrefatto dall’incredibile qualità della produzione. Inoltre, quale migliore occasione se non quella di incontrare nuovamente l’attore e amico Timothée Chalamet.