Una nuova truffa sta svuotando conti e traffico telefonico, basta una chiamata persa sul cellulare per innescare il meccanismo, quindi massima attenzione.
Vi sarà capitato di trovare una chiamata persa sul telefono da un numero che non conoscete, qualcosa di comune e apparentemente banale che però nasconde una maxi truffa che sta mettendo in ginocchio non solo l’Italia. Vista la difficoltà nell’arginare il problema dal punto di vista legale, per numeri che cambiano continuamente, l’unica via per tutelare i consumatori è informarli.
Per questo è importante capire come avviene la truffa e in che modo si sviluppa. Tutti possono essere colpiti perché basta un attimo per dare seguito ai criminali e farsi svuotare il conto.
La truffa dello squillo è molto in voga perché semplice da attuare e capace di attirare nella trappola milioni di utenti in tutto il mondo. Capita di trovare un numero che ha chiamato e di richiamarlo ma da oggi in poi, non fatelo. Si attiva infatti il passaggio ad un’altra linea telefonica, voi sentite una chiamata muta dall’altra parte ma in realtà siete reindirizzati ad un sistema che genera traffico e che lo consuma dal vostro credito.
Questo tipo di truffa viene arginata per un po’ di tempo e poi riappare, con numeri sempre nuovi che rendono veramente difficile risolvere la situazione. Approfittando di episodi molto comuni come quelli delle chiamate perse i criminali si insinuano e riescono a catturare i malcapitati.
La truffa è chiamata Wangiri che in giapponese vuol dire fare uno squillo e staccare. È partita proprio da lì per poi arrivare in tutto il mondo, anche in Italia. Una situazione pesante perché a volte gli addebiti sono di 2 euro al secondo, soprattutto chi ha un addebito diretto collegato alla carta rischia grosso. Le chiamate arrivano ad ogni ora e possono anche avere un collegamento con la segretarie. Per evitare la truffa al momento l’unica soluzione è quella di non richiamare numeri che non conoscete perché non è possibile sapere chi o come sta chiamando.
Tendenzialmente queste truffe avvengono da numeri esteri come Moldavia: +373, Kosovo: +383, Tunisia: +216. Quando l’utente richiama viene subito reindirizzato a servizi con costi elevatissimi. Questo non è un sistema su cui possono intervenire gli operatori telefonici, nonostante la pratica sia illegale in Italia. Per questioni di sicurezza quindi, se ricevete chiamate da numeri non italiani, meglio non rispondere.
Chiunque desideri parlare con voi potrà mandarvi un SMS per verificare il numero. In alternativa è anche possibile verificare online il numero con sistemi appositi. Applicazioni come Truecaller permettono di sapere sempre chi chiama, funzionano sia per iOS che per Android e filtrano le chiamate in entrata eliminando spam e truffe.
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