AMP è ufficialmente attivo in Italia. Si tratta del nuovo progetto avviato da Google: Accelerated Mobile Pages. Navigare sul Web con i dispositivi mobili non è mai stato così veloce. Le pagine dei siti si caricano ad una velocità quattro volte maggiore rispetto al tradizionale metodo Mobile Web, consentendo una riduzione del traffico dati di ben 10 volte rispetto a quanto siamo abituati.
AMP nasce con l’obiettivo di semplificare la struttura delle pagine web mobile, poiché le attuali pagine arricchite con video, animazioni, grafiche e annunci pubblicitari multimediali vedono allungato il loro tempo di caricamento.
Google ha dovuto confrontarsi con l’evidenza che i suoi annunci pubblicitari rallentassero a tal punto il caricamento delle pagine web sui dispositivi mobili, da rendere necessaria la nascita di strumenti di ad-blocking in grado di bloccarli, permettendo agli utenti di velocizzare il caricamento delle pagine web, ma causando una grave perdita di profitti alla società. AMP nasce con l’obiettivo di rendere tali strumenti non più necessari ed arginare così le perdite.
Sono molti gli editori che hanno dovuto repentinamente adattare i loro siti ai piccoli schermi degli smartphone, da quando sempre più utenti accedono al Web e alle notizie tramite i loro dispositivi mobili. Così facendo però i siti web sono costretti a veder trascurati aspetti rilevanti quali i contenuti che richiedono tempo per caricarsi completamente.
Ecco che per diversi mesi Google lavora con gli editori, con l’industria pubblicitaria e con piattaforme quali Facebook e Twitter per garantire a quanti più siti possibile l’adeguata preparazione all’introduzione di AMP nel mese di febbraio 2016. Trattandosi di uno strumento open source, AMP rimane pubblico per permettere a qualsiasi azienda od organizzazione di adattarlo alla propria occorrenza.
Nonostante Google affermi che AMP sia stato progettato per rendere più facile per gli editori mantenere i propri modelli di business, The Guardian ammonisce: “chiunque adotterà il nuovo strumento rischia di dover fare cambiamenti radicali nel modo in cui fornisce la pubblicità online”.
Google spiega che per permettere ai siti web di creare pagine meno pesanti, il progetto AMP si baserà su Amp HTML, un nuovo framework aperto e costruito sulla base di tecnologie web già esistenti. Con il tempo, altri servizi di Google, come Google News, adotteranno il formato Amp HTML. Diversi editori e piattaforme di sei paesi europei, tra cui l’Italia, hanno aderito a questa novità, e presto ci saremo anche noi di cellulari.it.
Ma non finisce qui, il progetto è in continuo sviluppo e sono previste anche migliorie legate alle caratteristiche del prodotto, alla pubblicità, ai dati degli analytics e dei paywall, cioè il sistema di pagamento delle notizie.
I benefici di questo nuovo progetto li potrete sperimentare a partire già da oggi: navigando da smartphone o tablet, le Accelerated Mobile Pages sono già visibili in una sezione dedicata della ricerca, posta nella parte superiore dei risultati.
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