Deve ancora essere ultimata. Molte aziende si sono date l’obiettivo al 2030, massimo 2029, in modo tale anche di permettere al 5G di essere ottimizzato a dovere. Intanto, però, la corsa al 6G è già partita: test a gonfie vele, c’è chi sta sgasando.
Lo scorso 22 dicembre, LG Electronics ha annunciato che avrebbe mostrato i risultati di ricerca e sviluppo, comprensivi di test effettuate per le comunicazioni 6G, alla Korea Science & Technology Fair 2021, che si terrà presso KINTEX a Goyang, nella provincia di Gyeonggi dal 22 al 24 dicembre. Detto, fatto.
Durante l’evento la società di LG Group, dove LG sta per Lucky Goldstar, specializzata nella produzione di apparecchiature elettroniche e smartphone, ha presentato un dispositivo amplificatore di potenza, sviluppato in collaborazione con il Fraunhofer Institute of Germany.
LG, un ruolo chiave nello sviluppo del 6G: si anticipano i tempi?
Utilizzando l’amplificatore, l’azienda è riuscita a dimostrare la trasmissione e la ricezione di dati wireless nella banda 6G terahertz outodoor, a una distanza di 100 metri, in un ambiente esterno a Berlino, effettuato lo scorso agosto.
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Le bande ultra larghe come 6 GHz hanno una breve portata di frequenza e subiscono gravi perdite di potenza durante la trasmissione e la ricezione dell’antenna, quindi sono necessari amplificatori di potenza per risolvere questo problema. A quanto pare LG ha ottenuto grandi risultati.
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LG Electronics ha, infatti, dimostrato una tecnologia di beamforming variabile che converte l’orientamento del raggio in base ai cambiamenti di canale e alla posizione del ricevitore, in collaborazione con Keysight, un produttore di apparecchiature di misurazione per test di comunicazione wireless.
I sudcoreani hanno introdotto la tecnologia radio full duplex (FDR) in grado di trasmettere e ricevere contemporaneamente nella stessa banda di frequenza, raddoppiando l’efficienza di trasmissione della frequenza, rispetto al record precedente nel campo full-duplex 6G, disponendo della migliore tecnologia al mondo per ridurre al minimo le interferenze del segnale interno.
Si prevede che il 6G sarà commercializzato nel 2029, ma di questo passo le discussioni sulla standardizzazione dovrebbero iniziare molto prima, almeno nel 2025. Le principali aziende globali si stanno impegnando per sviluppare la tecnologia 6G in quanto è un mezzo essenziale per abilitare l’intelligenza artificiale nell’Internet of Everything (AIoE), che collega persone, cose e spazi strettamente e organicamente.
Proprio in tal senso LG Electronics ha istituito il Centro di ricerca LG-KAIST 6G con il KAIST nel 2019 e sta intensificando gli sforzi per garantire le tecnologie 6G originali di base. A giugno, è stata selezionata come presidente della Next G Alliance, che è formata dalla U.S. Alliance for Telecommunications Industry Solutions (ATIS) e dovrebbe svolgere un ruolo chiave nella discussione sulle tecnologie relative al 6G. Avanti così, dunque, a grandi falcate verso il 2029, o forse prima?