Cosa sappiamo su Pixel 6a, il nuovo smartphone di fascia media premium

Tutto quello che c’è da sapere sul Pixel 6a, il prossimo smartphone Android di fascia media che potrebbe sfidare iPhone SE 2022 di Apple

L’imminente Google I/O 2022 previsto in calendario il mese prossimo potrebbe diventare teatro della presentazione del nuovo smartphone Android di fascia media griffato Big G, il Pixel 6a. Le voci si susseguono ormai da mesi a ritmo calzante e si mescolano con alcune immagini render che dimostrerebbero la stretta affinità, quantomeno in termini di design, con l’attuale Pixel 6. 

Pixel 6a cosa sapere
Cosa sapere su Pixel 6a di Google (Immagine by OnLeaks)

L’esordio commerciale di Pixel 6a è atteso da molti appassionati, perché darebbe slancio a un settore sempre più denso di proposte ma con qualche criticità in alcuni aspetti che continuano a caratterizzare – e non nella loro interezza – i soli top di gamma: la fotocamera e il supporto software. La formula sperimentata da Google con la gamma A dei Pixel si è rivelata vincente: processore meno energivoro ma comunque bastevole per l’uso quotidiano e comparto fotografico ripreso dai flagship, come pure la politica degli aggiornamenti.

Pixel 6a: processore Tensor e fotocamera da 12,2 megapixel

Questi due capisaldi troveranno conferma anche su Pixel 6a, anche se i punti di contatto con i diretti predecessori saranno meno evidenti. Google ha infatti in serbo una rivoluzione totale per la sua linea di smartphone di fascia media e il design ripreso dagli attuali Pixel 6 e 6 Pro rappresenta un primo elemento di differenziazione con l’ultimo modello economico portato in Italia da Big G, ossia il Pixel 4a. Secondo alcuni rumors, lo smartphone sarà leggermente più piccolo di Pixel 6 e questo confermerebbe la presenza di uno schermo OLED da 6,2 pollici con frequenza di aggiornamento a 120 Hz inserito dentro a una scocca di 152,2 x 71,8 x 8,7 millimetri di spessore. Quindi Pixel 6a sarà anche uno smartphone compatto, tutto sommato.

Ma gli elementi di novità dovrebbero essere trasposti anche sotto al “cofano”. In particolare, Pixel 6a potrebbe essere animato dal chipset Google Tensor e questo gli permetterebbe di acquisire alcune funzionalità avanzate – riprese da Pixel 6 e 6 Pro – come Live Translation. Laddove confermata, si tratterebbe della prima incursione del SoC di Google tra i medio-gamma, secondo una logica che dovrebbe portare Big G a presentare, da qui entro fine anno, un processore migliorativo da destinare ai prossimi Pixel 7, in uscita a ottobre con Android 13.

In cosa differirebbe Pixel 6a dai fratelli “maggiori”? La risposta va in controtendenza rispetto ai modelli della precedente gamma: il comparto fotografico. Secondo le indiscrezioni più accreditate, pare infatti che il nuovo smartphone Android di fascia media di Google ripiegherà sul classico sensore principale da 12,2 megapixel, lo stesso per intenderci che abbiamo visto anche sui precedenti Pixel 4a e Pixel 3a. Un buon sensore, nulla da dire, anche se poco in linea con le ultime tendenze del campo mobile: il connubio hardware-software e la proverbiale ottimizzazione della Google Fotocamera porterebbero comunque Pixel 6a a scattare foto di buona fattura e ad elevarsi rispetto alla concorrenza nello stesso settore di riferimento.

Non ci sono informazioni per quanto riguarda il prezzo di Pixel 6a, ma ci aspettiamo listini non superiori ai 399 euro. E speriamo di vederlo sin da subito anche in Italia, a differenza della strategia marketing adottata da Big G con la gamma Pixel 6.

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