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Curiosità

Cos’è il “doomscrolling”, il fenomeno digitale che danneggia lo stato psicofisico

Published by
Lidia Sonsini

Troppa tecnologia e troppe informazioni possono danneggiare lo stato psicofisico: cos’è il doomscrolling, un fenomeno che si è intensificato con la pandemia, e come mantenere il benessere digitale.

(Pixabay)

L’uso massiccio della tecnologia ha introdotto nelle nostre vite abitudini nuove. Uno di questi è la tentazione di afferrare spesso lo smartphone e controllare compulsivamente i contenuti sui social media, specialmente quelli che danno cattive notizie.

Alla base di questo fenomeno molto diffuso c’è la curiosità innata dell’essere umano, la spinta a cercare sempre più informazioni e la paura di perdersi qualche notizia importante. Il resto lo fanno gli algoritmi che facilitano la circolazione delle notizie negative rispetto a quelle positive, catturando la nostra attenzione. Specialmente quando si tratta di persone già inclini all’ansia e depressione, entra in gioco il bias di conferma, che porta a leggere solo le cose in linea con la nostra visione di vita, peggiorando lo stato mentale e anche quello fisico.

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“Doomscrolling”, come adottare delle abitudini digitali più sane

In tempo di pandemia, complice il generale malessere psicofisico, il ricorso al doomscrolling è aumentato in maniera esponeniziale, colpendo indistintamente tutte le categorie. Una volta creata un’abitudine dannosa, è difficile liberarsene, ma non impossibile.

Per abbandonare questa particolare dipendenza da doomscrolling, è necessario esserne prima di tutto consapevoli. Poi occorre porsi dei limiti, sapersi fermare e dedicarsi ad altre attività più sane.

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Curiosamente, anche in questo la tecnologia potrebbe darci una mano con le app per il benessere digitale, di cui alcune sono integrate nelle impostazioni dello smartphone, che permettono di tenere sotto controllo le nostre abitudini online. È possibile ridurre le distrazioni attivando dei timer giornalieri per la durata d’utilizzo delle app, togliere le notifiche delle app troppo invasive, metterle in pausa: ad esempio, sui dispositivi iOS è integrato il pannello Screen Time dove si possono trovare tutte le opzioni per limitare l’uso delle app.

Inoltre bisogna sempre attenersi al buon senso di non usare il cellulare al letto, a tavola, in compagnia di altre persone oppure durante altre attività ricreative.

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Lidia Sonsini

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