E’ passato quasi anno dall’esplosione della pandemia, da quel primo lockdown per tamponare il dilagante proliferarsi del Covid-19 in tutto il mondo. Sembra passato un secolo. E’ cambiato tutto, anche le tariffe telefoniche si sono adeguate al tempo dell’emergenza sanitaria.
Volano i GIGA, crescono i minuti, scompaiono quasi gli sms, più attivazioni di offerte 5G, quella generazione della telefonia mobile con una significativa evoluzione rispetto alla tecnologia 4G/IMT-Advanced, definitiva esplosa con l’arrivo del Covid-19.
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Covid-19, effetto pandemia: all-in su GIGA e minuti
Il Covid-19 ha portato con sé isolamento fiduciario, smart working e DAD per gli studenti, innalzando in maniera esponenziale l’utilizzo di internet. Da casa. Così nell’ultimo anno i costi delle tariffe degli operatori virtuali e tradizionali sono calati del 4%, da 11,55 a 11,09 euro.
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Più marcata la riduzione del costo mensile delle offerte per i soli MNO, gli operatori di rete mobile, fornitori di servizi di comunicazione wireless. TIM, Vodafone, WindTre e Iliad hanno abbassato i costi del -9,3%, da 16,32 a 14,80 euro al mese.
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In tempo di Covid-19, la riduzione del costo mensile delle offerte è direttamente proporzionato all’aumento del traffico dati compreso nelle tariffe: +30,1%, da 43 a 56GB in media. Più contenuto l’incremento del solo traffico dati dei MNO: +12,8%, da 62 a 70GB.
Nel particolare, l’effetto Covid-19 ha contribuito a cambiare i numeri della telefonia mobile. I minuti inclusi, per esempio, sono passati da 2740 del 2020 al 2842 del 2021, con una variazione del 3,7%.
I GIGA inclusi? Nel 2020 erano 62,17, ora sono 70,11: un incremento del 12,8 %. Discorso diametralmente opposto per il sms, già in fortissimo calo (complice l’avvento di whatsapp ed i suoi simili) nell’era anti Covid: nel 2020 il dato era di 2225, ora 1656, un crollo del 25,6. Tant’è.