Tra i possibili sintomi del Covid, c’è anche la perdita dell’udito. Lo rivela uno studio condotto dall’Università di Manchester
Continuano gli studi e le ricerche sul Covid, virus tanto diffuso quanto (ancora) poco conosciuto. Secondo uno studio condotto dall’Università di Manchester e dal NIHR Manchester Biomedical Research Center, tra i possibili sintomi della malattia ci sarebbe anche la perdita d’udito. Nello specifico, l’indagine ha preso in esame i risultati di ben 24 studi su sintomi audio-vestibolari associati all’infezione.
Stando ai risultati riportati, la perdita di udito si è verificata nel 7,6% dei casi. “Bisogna avviare il prima possibile uno studio clinico e diagnostico per comprendere quali effetti a lungo termine può comportare il Covid sull’udito” spiega Kevin Munro, professore di Audiologia dell’Università di Manchester: “Si conoscono già gli effetti di virus come il morbillo, la parotite e la meningite sull’udito, mentre sul Sars-Cov-2 si conosce ancora troppo poco“.
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Covid e perdita dell’udito: i dati dello studio
Il professor Kevin Munro ha avviato una ricerca – della durata di un anno – per capire quali conseguenze può avere a lungo termine l’infezione da Covid sull’udito delle persone ricoverate in ospedale. I numeri emersi da alcuni studi su sintomi audio-vestibolari hanno già portato a conclusioni abbastanza eloquenti: il 7,6% dei casi riporta problemi all’udito. “Ho ricevuto diverse email negli ultimi mesi da parte di persone che segnalano disturbi dell’udito dopo la guarigione da Covid” ha continuato Munro, aggiungendo che: “Si tratta di fattori allarmanti, che necessitano della massima cautela. Non è ancora chiaro se i suddetti disturbi siano direttamente collegabili all’infezione o ad altri fattori, come l’impiego di trattamenti per cure urgenti“.
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In una precedente indagine, lo stesso professor Munro aveva sottolineato come oltre il 13% dei pazienti dimessi dal Manchester University Hospitals NHS Foundation Trust avesse riferito un cambiamento nell’udito. I prossimi mesi saranno molto importanti per capire le motivazioni che portano a tutto questo. Più che l’infezione stessa, infatti, tra le cause attribuibili potrebbero esserci anche particolari terapie utilizzate per la cura dei pazienti.