Come lavoreremo nel prossimo futuro? Ecco l’elenco dei lavori che saranno sempre più richiesti nel mondo del lavoro.
Secondo alcune stime la trasformazione digitale in corso muterà in profondità il panorama del mercato del lavoro. Per rimanere competitivi occorrerà dunque attrezzarsi per affrontare al meglio la progressiva digitalizzazione degli impieghi. 
Senza contare il fatto che la tecnologia potrebbe dare vita a professioni e mansioni al momento ancora sconosciute. Stando alle stime del World Economic Forum, il 65% dei bambini che stanno appena cominciando le scuole elementari è destinato a svolgere lavori che allo stato attuale ancora non esistono. Altre stime prevedono che il 60% degli impieghi ancora sconosciuti emergerà entro i prossimi 5 anni.
Lavori del futuro, ecco la lista
Secondo IFOA (Istituto Formazione Operatori Aziendali) per le aziende le priorità nel breve termine saranno due: trasformazione digitale e ecosostenibilità. Due settori in cui l’innovazione digitale è destinata a rivelarsi fondamentale sono il comparto sanitario e quello dei trasporti e della logistica.
Anche la società di consulenza Spring Professional ha cercato di tracciare l’identikit dei lavori che in un prossimo futuro saranno tra i più richiesti. Ecco quali sono:
- Esperti di analisi di mercato.
- Esperti di e-commerce.
- Esperti di analisi dei dati e specialisti in Big Data.
- Ingegneri informatici, esperti di coding e cyber security.
- Professionisti dell’intelligenza artificiale, programmatori IA e ingegneri robotici.
- Figure nel campo della comunicazione e del marketing digitale: Social Media Specialist, Seo Specialist, Digital Marketing Specialist.
- Professionisti nel campo del miglioramento dell’esperienza di navigazione: User Experience/User Interface Designer.
- Ingegneri ambientali e promotori edili di materiali sostenibili.
- Giuristi ambientali e specialisti in contabilità verde.
- Meccatronici e meccanici industriali (in prospettiva ecosostenibile).
- Operatori socio-sanitari e addetti alla cura della persona.
Di conseguenza appaiono destinate a cambiare anche le competenze richieste nel nuovo mondo del lavoro, sempre più digitalizzato. Secondo l’Observatory Barometer 2020 del gruppo Cegos i professionisti delle risorse umane di 4 Paesi (inclusa l’Italia) stanno andando alla ricerca di tre competenze: capacità di adattamento, comunicazione digitale, remote management.
Le imprese puntano dunque sulle soft skill, sulla formazione continua e sulla flessibilità. Nuovi lavori sono destinati a nascere, magari dalla fusione di diverse professioni (ad esempio i meccatronici). Altri mestieri invece spariranno, per essere sostituiti da altri. Invece altre figure professionali sembrano andare verso una sorte di mutazione. Per esempio la figura del giornalista è destinata ad avvicinarsi sempre più a quella del content creator digitale.