La crisi in Ucraina continua a far parlare, anche sul fronte dei social network. È scattato l’allarme sulla piattaforma di messaggistica Telegram
Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, si stanno susseguendo allarmi e segnalazioni in merito a possibili attacchi di hacking e malware. Che vanno ad interessare anche l’Italia, considerando che si tratta di minacce su scala internazionale.
Stando a quanto riferito dai ricercatori di Cisco Talos Intelligence Group, gli hacker starebbero sfruttando il conflitto bellico diffondendo su Telegram malware molto offensivi. L’idea apparente è quella di andare a colpire le entità russe, ma in realtà accade tutt’altro. Il vero target sono gli utenti inconsapevoli, che potrebbero cliccare e cascare nel tranello.
Telegram e l’allarme malware, cosa sta succedendo
È di nuovo allarme malware, questa volta su Telegram. I ricercatori di Cisco Talos Intelligence Group hanno messo alla luce diversi possibili casi, che andrebbero a colpire principalmente gli utenti ignari. In una delle vicenda analizzate, c’è un “attore di minacce” che offre uno strumento DDoS da utilizzare contro le piattaforme russe. Una volta aver scaricato il file, però, la persona colpita riceve un malware pensato per rubare credenziali ed informazioni sulle criptovalute.
“Uno dei mezzi principali su cui stanno girando questa tipologia di offerte è Telegram, molto popolare nell’Europa orientale ed utilizzato su larga scala sia in Russia che in Ucraina. Queste osservazioni vogliono ricordare agli utenti che devono essere ancora più allerta in un momento così delicato, per via dell’aumento di minacce informatiche” ha spiegato il Cisco Talos Intelligence Group, che ha continuato: “Questi attacchi possono assumere la forma di e-mail phishing a tema, legate a notizie del conflitto o richieste di donazioni. Si tratta in realtà di malware mascherati da strumenti di sicurezza difensivi e offensivi. Ricordiamo a tutti che bisogna stare molto attenti alle email sospette prima di aprirle, e di convalidare software o altri file prima di installarli“.