Da uno studio è stato reso noto che il 2015 è l'anno in cui il numero dei telefoni cellulari supera il numero degli esseri umani; infatti si registrano ben 7,2 miliardi contro 7 miliardi ed il numero è destinato ad aumentare
Durante la XVI edizione dell’Evento Annuale Ericsson, che si è svolto nei giorni scorsi è stato reso noto che il 2015 è l’anno in cui il numero dei telefoni cellulari supera il numero degli esseri umani; infatti si registrano ben 7,2 miliardi contro 7 miliardi ed il numero è destinato ad aumentare.
Inoltre, molti di questi telefonini sono smartphone e la quota degli smartphone nel 2016 dovrebbe arrivare al 50% del totale, 1 persona su 2 possiederà uno smartphone.
In Italia almeno il 40% degli utenti trascorrono circa 4 ore navigando in rete e di questi il 69% utilizza uno smartphone o un tablet.
All’interno della manifestazione si è tenuto un convegno, “We are all change makers” (Siamo tutti artefici del cambiamento), in cui Ericsson condivide la sua visione di un futuro in cui tutto quello che potrà beneficiare di una connessione sarà connesso e che l’azienda già da tempo definisce “Networked Society” (società connessa). Questo tipo di società sarà in grado di generare benefici per uomini, imprese ed ambiente, e darà la possibilità alle persone di realizzarsi nel loro pieno potenziale e di creare un mondo più sostenibile.
In realtà, la società connessa è già un dato di fatto; infatti dallo studio “Gli italiani e la società connessa”, condotto dalla Luiss Business School, emergono dei dati, il primo dei quali riguarda gli italiani in generale, i quali per il 71% apprezzano la tecnologia: secondo i cittadini del nostro Paese, infatti, la tecnologia sarà capace di migliorare la qualità della vita; secondo il 72% degli italiani, inoltre, essa diventerà fondamentale nel lo sviluppo economico del nostro Paese.
La fiducia degli italiani nelle infrastrutture e nei servizi digitali è piuttosto bassa; infatti, mentre solo il 7% si è dichiarato pienamente soddisfatto, il 93% degli italiani li ritengono insufficienti. Così, il 31% degli intervistati dalla Luiss crede che nel futuro una maggiore connettività porterà dei benefici nell’ambito dei servizi pubblici , il 29% all’istruzione ed il 27% alla sanità; infatti gli italiani pensano che una società connessa potrebbe diventare più efficiente e più veloce nel fornire sia le informazioni, sia le prestazioni che i servizi richiesti dagli utenti, assottigliando di molto la distanza che il cittadino percepisce tra sè e l’amministrazione pubblica.
Per il futuro della popolazione si parla di nuovi mestieri molto diversi da quelli di oggi, che si baseranno su un’economia sostenibile anziché sugli schemi di impresa attuali.
All’evento ha partecipato in qualità di ospite l’economista Jeremy Rifkin che ha menzionato la piattaforma musicale online Spotify, come quella che ha contribuito a ridare un segno positivo al bilancio dell’industria musicale italiana; su Spotify anziché scaricarle, le canzoni si ascoltano pagando un canone, o ascoltando uno spot, connettendosi al computer dove sono raccolte. Questa è un’applicazione del cloud computing, come Google Docs e il nuovo Microsoft Office, che chiede il pagamento di un servizio solo se lo si utilizza e con il vantaggio di potervi accedere da diversi dispositivi ed in ogni momento.
Nunzio Mirtillo, amministratore delegato e Presidente della Regione Mediterranea di Ericsson in Italia afferma: “Ora che la mobilità, la banda larga e il cloud si stanno rapidamente diffondendo in tutto il mondo siamo di fronte ad un momento di profonda trasformazione”.
La tecnologia di trasmissione dati superveloce 5G, che già sta uscendo dalla fase di sperimentazione sarà infatti il prossimo step: essa permetterà agli utenti di condividere più informazioni più rapidamente; infatti non ci saranno più le clessidre e le rotelline che girano per diversi secondi prima che un video parta, mentre il telelavoro e la medicina a distanza, o la didattica e la realtà virtuale diventeranno una realtà possibile.
Secondo gli italiani intervistati una connessione più veloce porterebbe dei vantaggi anche nel settore dei trasporti pubblici.; infatti il 65% dei cittadini del nostro Paese si dichiara insoddisfatto dello stato attuale dei mezzi ed il 31% immagina un futuro in cui le fermate dei bus, delle metropolitane, o le stazioni dei treni, saranno attrezzate con pannelli con informazioni aggiornate in real time sui tempi di percorrenza e di arrivo. Gli italiani, inoltre, sperano nella realizzazione di sistemi elettronici per trovare parcheggio e una maggiore diffusione del biglietto elettronico.
Il 27% degli italiani sostiene che il modo migliore per avere informazioni su un argomento sia un sito specializzato; il 24% si affida ai social network, mentre la televisione e la stampa si posizionano solo terzi.
Il capo del marketing di Ericsson, Clara Paez, ha commentato: “La ricerca che abbiamo condotto insieme alla Luiss mostra come gli Italiani credano fermamente nella trasformazione digitale. Gli Italiani infatti apprezzano i benefici che la società connessa può generare in termini di miglioramento della qualità della vita, valore per le imprese ed efficienza per la pubblica amministrazione. Compito di tutti noi è soddisfare questa domanda e guidare il cambiamento attraverso una collaborazione sinergica che sostenga l’innovazione e la crescita dell’intero sistema Paese”.