“Sconfittina” e rilancio. La perdita della Serie B al termine della stagione in corso, che tornerà sugli schermi di SKY, non ha affatto scalfito le certezze di un DAZN più ambizioso che mai. Proprio nella settimana più caliente in Liga, l’azienda fondato a Londra e ora disponibile in 30 paesi tra cui Italia, Germania, Austria, Svizzera, Giappone, Canada, Stati Uniti, Spagna e Brasile, annuncia una importante novità.
“DAZN prosegue la collaborazione con LaLiga per le prossime tre stagioni”. Inizia così la nota ufficiale: “Una bella notizia per tutti gli appassionati di sport che con la nuova stagione potranno continuare a godere di alcune tra le migliori competizioni calcistiche internazionali”.
DAZN, un annuncio ad hoc: sabato e domenica si decide la Liga
La Liga, dunque, si aggiunge alla grande novità della Serie A (sette partite a giornata in esclusiva, tre in co-esclusiva al netto di un ricorso pendente di SKY), insieme a Copa Libertadores, Copa Sudamericana, FA Cup, Carabao Cup (la Coppa di lega inglese) e la MLS. “E in arrivo – aggiunge DAZN – tante altre novità”.
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Un ufficialità ad hoc. Proprio nella settimana in cui si dovrebbe decidere il massimo campionato spagnolo: sabato alle 16.15 c’è Barcelona-Atletico Madrid, seconda contro prima (divise appena da due punti) con il Real Madrid (stessi punti degli azulgrana) che affronta il Siviglia, sicuro del quarto posto e della conseguente qualificazione alla prossima Champions League.
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Per Barcelona-Atletico Madrid DAZN ha scelto un dinamico trio: Stefano Borghi, Federico Balzaretti ed Edoardo Testoni. Domenica alle 21, invece, all’Estadio Alfredo di Stefano ci sarà Massimo Callegari per Real Madrid-Siviglia.
Intanto cresce l’attesa per capire se effettivamente DAZN trasmetterà la Serie A nel prossimo triennio. Dovrebbe arrivare entro qualche giorno, infatti, la decisione del Tribunale di Milano sul ricorso presentato da SKY contro l’assegnazione dei pacchetti 1 e 3 dei diritti televisivi della Serie A a Dazn. Il giudice si è infatti riservato di prendere una decisione.
E’ quanto emerso al termine dell’udienza tenutasi mercoledì. Nel testo del ricorso, SKY contestava l’assegnazione dei diritti in quanto lesiva della Legge Melandri, che non permette di dare le licenze a un unico operatore, in violazione della cosiddetta “no single buyer rule”.