Dennis Woodside, ceo di Motorola, ha fatto il punto della situazione. Ecco le sue risposte all’Associated Press.
Il 2013 è stato sicuramente l’anno del rilancio per Motorola. Dopo l’acquisizione da parte di Google, la società si è subito rimessa in gioco nel comparto mobile con due ottimi prodotti come il Moto X e il Moto G. Ed è ora al lavoro su un rivoluzionario smartphone completamente personalizzabile chiamato Project Ara.
Dennis Woodside, ceo di Motorola, ha fatto il punto della situazione. Ecco le sue risposte all’Associated Press.
La nuova Motorola
“I nostri prodotti non sono necessariamente l’hardware, ma il web mobile. Il nostro compito è quello di garantire l’accesso ai servizi a centinaia di milioni, se non a miliardi, di persone. Con Moto G si comincia a vedere la nostra strategia. Si può avere uno smartphone che nelle specifiche tiene testa a un iPhone a un quarto del prezzo”.
L’indipendenza da Google
“Sebbene Google sia il nostro azionista di maggioranza, Motorola opera in piena indipendenza. Ci piacerebbe sfruttare i data center e gli strumenti di Google, ma Android è una piattaforma a disposizione di tutti i costruttori, e se avessimo una simile possibilità, quest’indipendenza verrebbe violata. Riceviamo il codice delle nuove versioni Android nello stesso momento di tutti gli altri”.
Smartphone, quale futuro?
“Gli smartphone si rompono perchè sono fatti di vetro. Si tratta di qualcosa che cambierà nei prossimi 24 mesi, la plastica sarà maggiormente presente. L’utente parlerà con il device, chiedendogli di svolgere compiti, e il device risponderà ed eseguirà esattamente quanto richiesto. I device indossabili rappresentano chiaramente un’area interessante”.
I competitor
“Apple e Samsung, specialmente Samsung, hanno mostrato che il marketing può davvero creare dei fenomeni sociali. Non riusciremo mai ad avere il denaro di cui dispongono loro per il marketing dei nostri prodotti. Per questo dobbiamo proporre dispositivi che si differenzino, cosa che avete cominciato a vedere con il Moto G”.