Per favorire più velocemente il passaggio al Digitale Terrestre di seconda generazione, il decreto attuativo chiuderà il cerchio sulla rivoluzione tecnologia in atto, per il momento, con il dimezzamento e la cancellazione dei Mux, per prepararsi al meglio al passaggio all’MPEG-4. Il bonus tv verrà raddoppiato, questo sembra certo, bisogna capire solo come.
Secondo il Messaggero è “questione di giorni”, nel frattempo prende sempre più corpo una doppia possibilità per i cittadini, volenti o nolenti, costretti a cambiare il proprio decoder o tv. La prima possibilità prevede i 100 euro di bonus TV rottamando il vecchio apparecchio (TV o decoder) in grado di non supportare il digitale terrestre DVB-T2, senza limite ISEE. La seconda, invece, manterrebbe gli attuali e previsti 50 euro per il cambio, ma senza rottamazione e a fronte di un ISEE fino a 20mila euro.
Se il governo seguirà realmente le indiscrezioni che circolano da qualche giorno sul Digitale Terrestre, raddoppierà il bonus TV, quell’agevolazione per l’acquisto di tv e decoder in grado di ricevere programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi (DVBT-2/HEVC) che diventeranno operativi a partire da giugno 2022, nonché per l’acquisto di decoder per la ricezione satellitare.
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Inizialmente, era stato fissato un contributo per il bonus tv di 50 euro per le famiglie con un Isee fino a 20mila euro. Tuttavia, un decreto attuativo della legge di Bilancio 2021 lo sta trasformando in un incentivo alla rottamazione da 100 euro e senza limite di Isee per le famiglie. Un nucleo, un bonus tv. Il fondo complessivo stanziato è di 100 milioni di euro per poter soddisfare le richieste degli utenti. Si potrà usufruire di un bonus fino a 100 euro per rottamare i vecchi apparecchi televisivi.
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Intanto il Digitale Terrestre sta proseguendo la sua rivoluzione. Terminata, quasi, la prima fase dei Mux, si attende con molta curiosità settembre 2021, quando sarà ufficiale il passaggio dall’attuale MPEG-2 all’MPEG-4.
Il passaggio, come reso noto dal MISE, il Ministero dello Sviluppo Economico, avverrà per aree e a scaglioni, con queste dinamiche. Dal 1° settembre 2021 al 31 dicembre 2021, toccherà a Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Dal 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2022, sarà la volta di Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Sardegna. Dal 1° aprile 2022 al 20 giugno 2022 toccherà a Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche.
Poi la lunga marcia verso lo switch definitivo. Per chi ha acquistato un decoder/tv dal 2017 in poi non dovrebbero risentire affatto della rivoluzione dell’ormai arcinoto DVB-T2, così come chi attualmente, attraverso i canali test di RAI (canale 100) e Mediaset (200), visualizza il messaggio in bianco e blu “Test HEVC Main10”. Per tutti gli altri sarà necessario il cambiamento per l’adeguamento al Digitale Terrestre di Seconda Generazione, magari con il bonus TV. Sì, quello sancito da un decreto attuativo.
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