Fra il dire e il fare, c’è di mezzo un Paese che, vuoi per la sua conformazione geografica, vuoi per la mancanza di infrastrutture adeguate a sorreggere il peso della nuova tecnologia, non è del tutto pronto all’avvento dell’ormai famigerato DVB-T2, quell’estensione dello standard di nuova generazione del consorzio europeo DVB, per una modalità di trasmissione televisiva digitale terrestre più moderna, che dovrebbe entrare in vigore per tutti a cavallo fra la fine del 2022 e l’inizio del 2023.
Fra slittamenti e rinvii è stato fatto tanto, basti pensare che RAI e Mediaset hanno lasciato ancora (per poco) la doppia trasmissione dei canali generalisti con vecchia e nuova codifica, passando i canali tematici tutti a prova di DVB-T2.
E’ stata conclusa la riorganizzazione delle frequenze, fra bonus statali e un servizio gratuito per gli over 70. Ma a quanto pare non è stato fatto ancora abbastanza. Mancano, per esempio, gli aiuti per le comunità montane, dove la ricezione non è ancora all’altezza della situazione. Per questo il MISE sta intervenendo di nuovo.
Un nuovo stanziamento di 10 milioni di euro
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha ufficializzato l’inserimento di 10 milioni di euro nell’ultimo decreto legge, proprio per sostenere le comunità montane. “Al fine di assicurare la visione della TV alla popolazione delle comunità montane e delle altre aree in cui non era assicurata la ricezione del segnale televisivo nel passaggio definitivo al nuovo Digitale Terrestre – si legge nella nota ufficiale – è stata inserita nel DL Aiuti, presentato in CdM il 4 agosto scorso”.
La nuova norma, come si evince dal comunicato “stanzia 7,5 milioni di euro per l’innalzamento fino a 50 euro del Bonus TV per l’acquisto di apparati satellitari di ricezione della tv, prevede e autorizza una spesa di 2.5 milioni di euro, per l’anno 2022, per l’adeguamento degli impianti di trasmissione in riattivazione, in quanto non soggetti a interferenze”. Non solo.
Il MISE deve per forza accelerare i tempi per rispettare i tempi del completamento della rivoluzione del Digitale Terrestre di nuova generazione: “Le modalità operative e le procedure per l’attuazione – conclude la nota – sono rimesse ad un apposito decreto del Ministro dello Sviluppo economico, che sarà emanato entro 30 giorni dall’entrata in vigore della disposizione e di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze”.
Chiunque non riceva la normale ricezione dei canali in chiaro, potrà accedere al Bonus TV Decoder e acquistare un dispositivo per la ricezione della TV Satellitare, tramite Tivùsat. Uno sconto fino a 50 euro sull’acquisto di un nuovo decoder satellitare. Nel frattempo, però, si spera che la situazione delle infrastrutture cambi. Per davvero, a prescindere dai problemi dati dalla nostra conformazione geografica.