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Digitale Terrestre, la situazione: occhi puntati sui canali

Published by
Antonino Gallo

La rivoluzione del Digitale Terrestre consta di tre fasi. La prima riguarda i Mux, quella tecnica utilizzata per portare le trasmissioni di diverse emittenti sulla stessa banda di frequenza elettromagnetica, viatico verso quel passaggio intermedio di settembre 2021 quando di passerà all’Mpeg-4, prima del definitivo switch previsto per giugno 2022.

Digitale Terrestre (Adobe Stock)

Cambiamenti quotidiani nei Mux portano alla scoperta di nuovi canali, di scambio di posizioni nella LCN, per cui è necessario sempre eseguire una nuova sintonizzazione del decoder.

Digitale Terrestre, cosa comporta il “lavoro” sui Mux

Mux (Adobe Stock)

Nel bouquet nazionale RETE A Mux 1 è stato inserito un nuovo canale, per il momento inattivo, a schermo nero, e privo di numerazione: denominato TEST TN. Altri cambiamenti sono visibili sul Mux STUDIO 1, nel quale sono stati aggiunti altri due canali per i servizi HbbTV, acronimo di Hybrid Broadcast Broadband TV.

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Trattasi di uno standard industriale della televisione digitale ibrida, che ha lo scopo di armonizzare la trasmissione tradizionale del Digitale Terrestre e i contenuti di intrattenimento a banda larga nelle smart TV, collegate a internet o per tv dotate di decoder compatibile. I due canali sono denominati BFC HbbTV (LCN 260 in H.264) e UNO MUSIC HbbTV (LCN 263 in H.264).

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E’ trasmesso seguente il cartello ma i servizi HbbTV  non risultano attivi e non si accede a nessun contenuto. Anche l’altro canale HbbTV della LCN 410 (in H.264) ha variato l’identificativo: da PREMIO LIVE a PREMIO LIVE HbbTV. Con i TV/decoder di nuova generazione HbbTV connessi al web fornisce l’accesso alle emittenti FASHION TV, FASHION ONE, BFC e BIKE.

La rivoluzione del Digitale Terrestre, dunque, per il momento continua così. Almeno fino a settembre 2021, quando ci sarà con il passaggio all’MPEG-4, il contenitore multimediale dove attualmente ci sono i canali in HD.

Dall’1 settembre il nuovo Digitale Terrestre passerà dall’MPEG-2 all’MPG-4, contemporaneamente in tutta Italia. Il nuovo piano nazionale di assegnazione delle frequenze si suddividerà a seconda delle aree interessate.

Area 1 da gennaio 2022 al 21 marzo; area 2 (il primo a essere modificato) da settembre 2021 a fine anno, stesso lasso di tempo per l’Area 3. L’area 4, infine da aprile 2022 a giugno, quando avverrà la definitiva transizione al DVB-T2, il Digitale Terrestre di seconda generazione.

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Antonino Gallo

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