A partire dal 1 gennaio 2021, il Digitale Terrestre cambia ancora. Ecco quali canali si sposteranno su altre frequenze
Il 2021 è ormai alle porte e, tra le tante novità che porterà l’anno nuovo, c’è anche il passaggio del Digitale Terrestre a DVB-T2. Come ormai già noto, ci sarà un cambiamento quasi rivoluzionario per la TV gratuita, che cambierà standard e permetterà la sola visione dei canali in alta definizione. Questo comporta per tantissime persone l’obbligo di cambiare il proprio decoder o la propria televisione.
A partire dal 1 gennaio 2021, ci saranno altri cambiamenti molto importanti. Nello specifico, ci sarà il rilascio della banda di frequenze a 700 MHz. Già assegnate per la rete 5G, non permetteranno più alcuni dei canali televisivi presenti. Molte TV locali italiane trasmettono attualmente nella cosiddetta Banda 700, e saranno costrette a cambiare. Il Ministero dello Sviluppo economico ha fornito una “roadmap” per permettere loro di adeguarsi al cambiamento: Area A, B, C, e D.
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Digitale Terrestre, cosa cambia dal 1 gennaio
A partire dal 1 gennaio 2021, altri grandi cambiamenti per quanto riguarda il Digitale Terrestre. La banda di frequenze a 700 MHz passa al 5G, e quindi molte TV locali dovranno cambiare frequenza. Per permettere agli utenti di adeguarsi al cambiamento, è stata fornita una roadmap con 4 aree: A, B, C, D. L’area ristretta D comprende tutta la Sicilia, e dovrà risintonizzare la TV o il decoder sin dal primo dell’anno nuovo.
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Per chi fa parte dell’area ristretta C, invece, il cambiamento avverrà tra l’1 settembre e il 31 dicembre 2021. Tra le province che fanno parte di questa “sezione”, ci sono Trieste, Udine, Venezia, Verona, Padova, Bologna, Modena, Rimini, Ancona, Pescara, Foggia, Taranto, Lecce, Cosenza, Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria.