“La televisione Italiana sta cambiando, guardiamo avanti”. Lo ha detto chiaramente il Ministero delle Imprese e del Made in Italy quando è stata ufficializzato il passaggio al nuovo standard televisivo, che segna a tutti gli effetti un cambio epocale per il nostro Paese.
Si chiama DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial) ed è lo standard di ultima generazione per le trasmissioni sulla piattaforma digitale terrestre del consorzio europeo DVB. Il passaggio al nuovo standard consentirà un miglioramento della qualità visiva e dell’alta definizione e il rilascio delle frequenze in banda 694-790 MHz, la cosiddetta “banda 700”, per i servizi mobili 5G.
Come spiega il sito ufficiale del nuovo digitale terreste, In Italia, dopo la liberazione della banda 700 MHz è stata disposta, a partire da gennaio 2023, l’attivazione dello standard trasmissivo DVBT-2 a livello nazionale. Da quella data in poi non sarà più possibile la ricezione delle trasmissioni televisive se non con apparecchi di nuova generazione, oppure, se acquistati prima del dicembre 2018, resi idonei alla ricezione da apposito decoder.
I canali si spengono, ecco cosa bisogna fare
In questi mesi il nostro Paese ha dovuto affrontare la cosiddetta migrazione tecnica verso il nuovo standard per arrivare alla completa dismissione dell’attuale standard trasmissivo e di codifica DVBT/MPEG-2 che si dovrà completare a brevissimo, entro dicembre 2022.
Ci siamo quindi: il 20 dicembre i tre canali Rai (Rai1, Rai2 e Rai3) in bassa risoluzione spariranno definitivamente per i formati arrivati fino ad oggi. In pratica, da questa data i canali Rai – attualmente visibili in HD e con codifica Mpeg-4 sui numeri 101, 102 e 103, ed in SD e con codifica Mpeg-2 ai numeri 501, 502 e 503, non saranno più visibili a chi non è dotato di Smart TV con risoluzione HD e che possa visualizzare programmi con codifica Mpeg-2.
Lo switch-off del 20 dicembre segna in maniera definitiva il passaggio al nuovo standard, e questo significa che dopo questa data i canali di tutte le emittenti televisive potranno essere visibili soltanto se si è in possesso di TV o decoder in grado di supportare l’alta definizione (HD). Il governo ha lanciato da tempo l’iniziativa di un bonus per l’acquisto dei nuovi dispositivi per poter continuare a vedere la tv, e questo ha potuto aiutare milioni di cittadini a cambiare televisore, e potersi assicurare il servizio anche in futuro.
La maggior parte degli utenti sta già da mesi provvedendo a mettersi al paro con le nuove tecnologie, e il bonus ha aiutato senz’altro all’acquisto di nuovi televisori, ma ora che i tempi di richiesta per il bonus sono arrivati al limite, non resta che munirsi di un nuovo televisore in maniera autonoma, o anche utilizzare per chi ce l’ha già, una Smart TV. In alternativa, c’è sempre lo streaming, ovvero la possibilità di vedere i canali sulle loro piattaforme internet, sia su cellulare che su PC.