L’utilizzo costante e continuativo del telefonino può diventare oggetto di grande preoccupazione se diventa vera e propria dipendenza. Tra i ragazzi c’è un vero e proprio allarme ed è fondamentale intervenire subito.
Riconoscere i segnali è importante per comprendere se si tratta di un uso dello smartphone prolungato ma comunque nella norma oppure se il soggetto ha sviluppato una vera e propria dipendenza. I medici hanno lanciato l’allarme perché tutto questo non solo causa ripercussioni fisiche dalla postura alla vista ma può portare ad alterazioni severe con danni a lungo termine.
La questione abbraccia anche l’ambito sociologico e non è da sottovalutare. Non è puramente legata all’uso di display e strumenti che non sono ottimali per la salute fisica ma anche ad un’alterazione nella percezione della realtà, di ciò che rappresenta effettivamente la vita con gli altri e la socialità.
Dipendenza da telefonino: è allarme per i giovanissimi
I giovani sono i più colpiti da questa dipendenza, le generazioni nate con la tecnologia sono quelle che maggiormente tendono a sviluppare una vera e propria contaminazione dall’uso dei dispositivi. Le ricerche sono molto evidenti, il 98% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni possiede un telefono dai 10 anni in poi e almeno la metà trascorre fino a 6 ore al giorno incollato allo schermo. Questi dati sono preoccupanti e l’indagine svolta espone anche a rischi connessi come l’information overload addiction in coloro che hanno bisogno a tutti i costi di trovare informazioni online o la cyber sexual addiction per chi sviluppa una dipendenza da siti per adulti fino alla cyberrelational addiction per chi sviluppa relazioni solo sul web.
Per prevenire tutto questo l’unica via è l’educazione all’uso dei device in modo consapevole, sia dal punto di vista pratico che nel reperimento di informazioni e contenuti. È importante che i giovani capiscono cosa rappresenta uno smartphone e anche la realtà del web e che quindi siano sempre in grado di scindere la vita reale da quella digitale.
Secondo Stefano Vicari, neuropsichiatra dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma l’educazione in questo senso è tutto e può provenire non solo i disturbi fisici ma quelli comportamenti. Basti pensare che questa tendenza a sviluppare una dipendenza si può accomunare a quella da gioco o da alcol. È un dato chiaro di quanto lontano si possa arrivare e quali sono i pericoli. I ragazzi non riescono a stabilire relazioni, hanno difficoltà a livello sociale, passano tutto il tempo sui social, non hanno interessi e si mostrano sempre stanchi e irritabili. Quando questi comportamenti diventano la norma, i genitori devono intervenire subito con regole molto ferree.
La cosa fondamentale è fare attenzione dal principio quindi cellulare sì ma non libero, ci vogliono elementi che abbiano un impatto diretto e che prevengano i rischi. I bambini piccoli non devono usare i dispositivi, i ragazzini possono farlo ma moderatamente. Solo dopo i 12 anni i rischi iniziano a ridursi, quindi prima di questa età i bambini non dovrebbero avere affatto un dispositivo mobile. Oltre ai sintomi comuni quali obesità, disturbi dell’umore e del sonno, quelli legati allo squilibrio emotivo sono sempre più diffusi ed è opportuno lavorare per prevenire tutti gli effetti, non solo curarli successivamente.