Per molti la dipendenza da social si è sviluppata o acuita durante la pandemia. Scopri le migliori risorse per contrastare FOMO e altri tipi di ansia.
Passi troppo tempo su Facebook? Pensi sempre al tuo prossimo post su Instagram? O magari controlli ogni cinque minuti se il video che hai caricato su TikTok ha ricevuto abbastanza “mi piace” da parte dei tuoi amici? Se questi sintomi ti mettono ansia e compromettono i tuoi livelli di produttività, può darsi che tu sia, almeno in parte vittima, di dipendenza da social network.
Non preoccuparti, non sei certo un caso isolato. Al dirompente successo dei social media si è aggiunta la digitalizzazione globale causata dalla pandemia di covid che ci ha chiuso in casa. Spesso, tra le quattro mura domestiche le uniche finestre verso il mondo esterno erano gli schermi di smartphone e computer. Una situazione straordinaria e paradossale allo stesso tempo, che ha cambiato le nostre abitudini e spesso accentuato il nostro attaccamento all’attività social.
Quando il troppo è troppo, però, è ora di staccare e adottare qualche accorgimento che cancelli gli aspetti più morbosi della nostra vita on line e ci riporti alla normalità. Qui di seguito vi proponiamo quattro app che possono supportare chi ha bisogno di darci un taglio. Prima di iniziare, una doverosa raccomandazione: sono app utili per prendere consapevolezza dell’uso che facciamo dei social, ma non rappresentano una scorciatoia, né tantomeno sono una bacchetta magica. Lo sforzo principale dovremo comunque farlo noi.
Le App per alleviare la dipendenza da Social
Antisocial
Partiamo da una anti-social… social app (prendendo a prestito il famoso slogan sfruttato da t- shirt e felpe). Antisocial si fonda sul concetto di community. I dati di utilizzo degli altri iscritti servono come sprone per aiutarci a trovare un livello che noi e solo noi possiamo considerare “normale” e consono alla nostra salute mentale. Tra i plus, aggiungiamo che questa App incide poco sul consumo della batteria e gira in background, limitando la sua invadenza sull’uso del telefono. I blocchi e gli avvisi sono al minimo e sta a noi, insomma, decidere se siamo in linea con i nostri scopi, aiutati dalle statistiche che Antisocial ci fornisce.
Flipd
Anche questa app è fondata sull’interazione con una community. Flipd infatti è un’applicazione che ci spinge ad abbandonare i social network grazie alla competizione all’interno della cerchia di utenti. La gara con la comunità consiste proprio nel passare meno tempo possibile su Facebook e compagnia bella, raggiungendo gli obiettivi che impostiamo al momento di settare la app. Flipd pubblica le classifiche finali e ricompensa i vincitori con piccoli premi e riconoscimenti, supplendo in qualche misura a quel bisogno di gratificazione sociale che spesso cerchiamo online.
Freedom
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Decisamente più “presente” sullo schermo Freedom, software che gira su desktop, tablet e smartphone, fatto apposta per chi sente il bisogno di una vera e propria terapia d’urto. Il principio cardine della strategia di Freedom fa leva su un VPN, un virtual private network impostato da noi, selezionando le app che vogliamo tenere in stand-by, magari mentre stiamo lavorando. Durante questo periodo, le applicazioni selezionate non riceveranno aggiornamenti di nessun tipo. L’utilizzo del VPN aumenta ovviamente anche il livello di privacy della navigazione.
Forest
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Con questa si torna al gaming. Forest è in effetti una app che unisce la lotta alla FOMO (fear of missing out, ovvero la paura di non essere costantemente aggiornati rispetto alla nostra cerchia di relazioni) all’amore per la natura, attraverso un’interfaccia costruita sul gioco. L’utente ha l’obiettivo di far crescere una foresta virtuale – da qui il nome – grazie al proprio comportamento virtuoso. Infatti, non passare del tempo sui social dà diritto a piantare un albero, che morirà non appena si sgarra andando a controllare gli ultimi tweet, video o post sul proprio account social.