Doveva essere il giorno decisivo, del “ci siamo”, della vittoria di DAZN nella corsa, più simile a una battaglia muro contro muro fra i club di Serie A, per i diritti tv. Già, doveva. Invece a sei giorni dalla scadenza delle offerte, ancora non si sarà su quali canali si vedranno le partite del massimo campionato nostrano di calcio, nel triennio 2021-2014.
L’odierna Assemblea di Lega, sempre in conference call vista la preoccupante emergenza sanitaria, ha sostanzialmente confermato le visioni completamente diverse che da tempo, ormai, hanno contraddistinto i due gruppi dei club di Serie A, spaccati. Piccoli cambiamenti, vedi il Torino, che non hanno portato all’assegnazione l’offerta di DAZN ai 14 voti, necessari per il raggiungimento del quorum.
Atalanta, Fiorentina, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese hanno continuato a votare sì alla corposa proposta di DAZN, 840 milioni, senza dimenticare la partnership prestigiosa di TIM, per la trasmissione del “pacchetto campionato”: 7 gare in esclusiva e altre 3 in co-esclusiva per un valore di 70 milioni di euro.
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Anche il Torino ha confermato le parole di Urbano Cairo alla vigilia dell’Assemblea di Lega, allineandosi alle “dieci sorelle”. Totale 11. Non basta. Non basta perché la Samp ha confermato l’uscito del vulcanico Ferrero (“nulla contro DAZN, ma sono preoccupato per la Serie A, accontentiamo i tifosi e non rinunciamo a SKY”). Non basta perché il Cagliari di Tommaso Giulini si è nuovamente scollegando, non partecipando alla votazione.
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Non basta perché soprattutto Roma e Bologna hanno mantenuto il punto, consolidando intorno a sé il gruppo degli oppositori, nonostante qualche pressione nelle ultime ore per fare loro cambiare sponda e chiudere finalmente la partita. Non basta perché alla fine Benevento, Bologna, Crotone, Genoa, Roma, Sampdoria, Sassuolo e Spezia hanno continuato ad astenersi), non basta perché è finita soltanto 11-8.
A sei giorni dalla scadenza delle offerte, dunque, la Serie A non è ancora riuscita ad approvare l’offerta DAZN per i diritti tv del campionato per il triennio 2021-24. La forte sensazione è che per rompere questo muro contro muro bisogna coinvolgere in qualche modo SKY, la cui offerta è stata giudicata inammissibile dalla Lega.
La Lega, nel frattempo, ha convocato una nuova assemblea per venerdì 26 marzo, la prima alle 11.30, la seconda alle 13.30. Chissà se sarà l’ultima di una telenovela che ha cominciato a stancare tutti. D’altronde il 29 marzo è ormai alle porte.
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