SKY attacca, DAZN si difende. La Lega risponde all’ultima missiva al vetriolo del più grande operatore di pay TV in Europa per fatturato, bacino d’utenza (oltre 23 milioni) e dipendenti (più di 30.000). L’attacco di SKY per i diritti tv della Serie A, triennio 2021-2014, non sposta la posizione di una Lega che martedì, quando è prevista l’ennesima Assemblea di Lega, voterà nuovamente solo l’offerta di DAZN.
L’offerta di SKY, 750 milioni di cui mezzo miliardo e poco più (505 mln per l’esattezza), è stata giudicata inammissibile. Come conferma Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega, che risponde senza mezzi termini all’ultima lettera di SKY.
Diritti tv, offerta di SKY inammissibile. “Accuse non veritiere”
“Le accuse di SKY non corrispondono al vero”. Sic et simpliciter, direbbero i sommi maestri latini. “Ribadiamo come la Lega abbia sempre agito nel pieno rispetto delle regole – continua l’amministratore delegato – non sono veritiere le accuse secondo cui sarebbe stato lui stesso a chiedere a Sky di presentare un’offerta condizionata, così come il fatto che la pay-tv non fosse a conoscenza dei dubbi della Lega sull’ammissibilità dell’offerta, tant’è che gli uffici legali ne hanno parlato per diverse settimane“.
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Stop a SKY, quindi. Con il conseguente via libera a DAZN. Alla vigilia di un’Assemblea di Lega certamente importante, chissà se decisiva, bisogna sbloccare lo stallo dei due fronti dei top club di Serie A, finora divisi per i diritti tv.
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Atalanta, Fiorentina, Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese hanno già detto sì a DAZN. Il Cagliari nell’ultima votazione si è scollegato. Genoa, Roma, Torino, Benevento, Bologna, Crotone, Sampdoria, Sassuolo, Spezia si sono sempre astenute, finora, perché vogliono affrontare la questione dell’ingresso dei fondi nella struttura della A contestualmente al tema dei diritti tv.
L’offerta di DAN è sempre più alta di quella di SKY: vanta 840 milioni sul piatto della bilancia dei diritti tv, e poi avvalersi di un alleato forte, ossia TIM, già schieratosi. Non resta che aspettare martedì, anche perché potrebbero non esserci altre occasioni per l’assegnazione dei diritti tv della Serie A, per il prossimo triennio.
Termine ultimo il 29 marzo, giorno in cui scadono le offerte di DAZN e SKY per i diritti tv. In mancanza di una fumata bianca, il bando verrà giudicato annulla. Si dovrebbe ripartire da capo, con un nuovo bando e nuove offerte. Ma stavolta al ribasso.