SKY prova a rompere la fastidiosa, imbarazzante e preoccupante, situazione relativa ai diritti tv della Serie A di calcio per il prossimo triennio (2021-2024), non ancora assegnati nonostante manchino sempre meno giorni al termine delle scadenze delle offerte, previste per il 29 marzo.
Il colosso di Murdoch, leader in Europa nel settore delle telecomunicazioni (almeno nel Vecchio Continente) nonché da sempre alleato forte e affidabile della Lega, scrive una lettera a Dal Pino, rivelata dall’ANSA, dai toni sicuramente chiari, chissà se persuasivi.
Diritti tv, spaccatura tra i top club. SKY: “Con noi benefici per tutti”
La lettera comincia con una risposta al vetriolo nei confronti di Alberto Toffoletto, legale della Lega, che nei giorni scorsi aveva dichiaratamente posto fortissimi dubbi sulla ammissibilità dell’offerta di Sky.
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“Questa comunicazione e il suo tempismo sono a dir poco sorprendenti, visto che la posizione viene esplicitata dopo oltre un mese e mezzo dalla definizione delle offerte e a pochi giorni dalla loro scadenza. Inoltre, l’invito a dettagliare l’offerta con l’indicazione dell’impegno della Lega a distribuire il proprio canale con le partite di Serie A direttamente agli utenti, è stato esplicitamente fatto dall’Ad e dai legali della Lega, nel corso delle trattative private che si sono svolte dinanzi alla Commissione e al notaio”.
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Finora soltanto l’offerta di DAZN (840 milioni grazie anche alla partnership con TIM) è stata sottoposta a votazione, anche se non ha mai raggiunto il quorum dato dal placet dei top club di Serie A.
“Sky ha pertanto inviato una lettera alla Lega in cui ha ribadito che la sua offerta non contiene nessuna condizione e che la posizione della Lega sarebbe infondata, in contrasto con la legge Melandri e pregiudicherebbe le dinamiche competitive che la Lega ha il dovere di assicurare”.
Lo stallo dei diritti tv per il prossimo triennio della Serie A di calcio è dovuto in gran parte ai club. Attualmente solo Atalanta, Fiorentina, Hellas Verona, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma e Udinese sono propensi ad accettare la proposta di DAZN. Un nutrito numero, che da solo, però non basta ad assegnare i diritti tv. SKY scende di nuovo in campo per rivendicare la sua offerta, giudicata ancora più competitiva.
“L’aggiudicazione dell’offerta di Sky – conclude la dichiarazione – porterebbe a un risultato più competitivo, perché le dirette televisive delle partite dell’intero campionato sarebbero offerte sia dalla Lega sia da Sky, con evidente beneficio per la Serie A, i club e gli spettatori, tenuto conto che sarebbero visibili su tutte le piattaforme. Tanto più se si considerano anche le difficoltà del 60% delle famiglie italiane ad accedere alla rete con connessioni veloci, come ricordato dal Ministro dell’innovazione tecnologica e della transizione digitale“.