La scienza sostiene che cellulari, smartphone e tablet potrebbero essere dannosi per la salute, allora domenica 8 febbraio, nella parrocchia di San Biagio in Nuvole, il parroco hi-tech li benedirà sul sagrato della chiesa.
Mentre aspettiamo un pronunciamento ufficiale e definitivo della scienza su quelli che possono essere gli effetti sulla salute delle persone provocati dall’utilizzo regolare di cellulari, smartphone, tablet e tutti i derivati della tecnologia delle comunicazioni, don Giorgio Mariotti, il sacerdote della parrocchia di San Biagio delle Nuvole di Città di Castello corre ai ripari e si appella all’ intercessione del Santo per tutelare i fedeli-cybernauti.
Quindi il tecnologico parroco della chiesa di San Biagio in Nuvole ha organizzato per domenica prossima, giornata dedicata appunto ai festeggiamenti di San Biagio una originale iniziativa, la prima di queste genere in ambito religioso; infatti, appena terminata la celebrazione della Santa Messa prevista per le 11.00, dopo aver benedetto come nell’uso consueto tutti i bambini, le biade e gli alimenti per gli animali e i mezzi agricoli per il lavoro della campagna, Don Giorgio aspergerà l’acqua santa verso i fedeli che decideranno di sottoporsi a questa inedita preghiera collettiva con cellulari e smartphone in mano per poter essere protetti durante il loro utilizzo.
A San Biagio sono stati attribuiti diversi miracoli. I fedeli, tradizionalmente, si rivolgono a San Biagio nella sua qualità di “medico” per la guarigione delle malattie fisiche e in particolare delle malattie della gola, di cui il Santo è tra i quattordici santi ausiliatori; infatti durante la sua celebrazione liturgica, in diverse chiese i sacerdoti benedicono le gole dei fedeli accostando ad esse due candele, motivo per cui San Biagio è anche patrono degli specialisti otorinolaringoiatri.
In un’intervista a Il Messaggero Don Giorgio afferma che “sulla possibilità che i cellulari possano essere anche dannosi per la salute si discute da tempo, sebbene al momento non vi sia un preciso accordo in ambito scientifico. Come già noto, i più esposti sarebbero i bambini, mentre il ricorso all’auricolare sarebbe effettivo per ridurre al minimo i rischi. Inoltre recenti studi pubblicati anche da autorevoli riviste avanzerebbero possibili correlazioni fra utilizzo eccessivo dei cellulari con l’insorgenza, seppur in minime percentuali, di malattie della gola, ovviamente tutte da provare».
Il parroco hi-tech prosegue precisando che “queste antiche e semplici tradizioni della religiosità popolare hanno contribuito e contribuiscono anche oggi alla trasmissione della fede che per noi è la cosa più importante».
Con questo intento don Giorgio ha invitato tutti i fedeli dotati di cellulare e altri ritrovati della tecnologia vocale a partecipare domenica 8 febbraio a questa benedizione finale inedita fuori programma.
Don Mariotti conclude l’intervista dicendo che “anche Papa Francesco, nel messaggio alla giornata delle comunicazione sociali, ha affermato che internet e la tecnologia sono cose buone e doni di Dio, ma che vanno usati, ovviamente, con cautela e accortezza.