Gorgonzola, Italia. Rogoredo, Italia. Casal Pusterlengo, Italia. Quando sul telefono arriva una chiamata da un numero sconosciuto, che non abbiamo in rubrica, appare sotto la provincia da cui sta chiamando e di cui le tre sopra citate sono un esempio lampante.
Peccato che la maggior parte degli italiani non conoscano nessuno che abiti a Rogoredo, o a Gorgonzola. Per fortuna che sapere da dove arriva una telefonata “sospetta” sia diventato semplice grazie all’indicazione della sua provenienza.
Peccato ancora, però, che sapere di non dover rispondere a determinati numeri di telefono, non protegga dalla ricezione di chiamate moleste e disturbanti dei tanto odiati, e purtroppo molto fastidiosi, call center.
Registro delle Opposizioni: un gran flop?
Si era acceso un barlume di speranza la scorsa estate, precisamente a luglio, quando il Ministero per lo Sviluppo Economico ha istituito il cosiddetto Registro delle Opposizioni, un vero e proprio registro al quale i cittadini che non vogliono ricevere chiamate dal call center possono iscriversi per essere lasciati in pace.
Il Ministero aveva lasciato ai call center un mese di tempo per mettersi in pari con le iscrizioni al Registro e iniziare a smettere di chiamare la lunga lista di consumatori che non vogliono essere disturbati dalle chiamate di telemarketing, ma a quanto pare c’è stato qualche intoppo.
Infatti non soltanto il mese di agosto non è bastato per dare ai call center il modo di aggiornare le liste dei consumatori da non chiamare, ma addirittura le telefonate verso ignari consumatori sono addirittura aumentate, da nuove provenienze e da neonati call center che ormai esulano dal solo settore delle offerte telefoniche e delle vendite di elettrodomestici.
Tirando le dovute somme, se ne conviene che in realtà nonostante l’istituzione del Registro delle Opposizioni, i call center hanno poco rispetto per le scelte dei consumatori. Il fatto che le chiamate siano aumentate di numero e di frequenza dimostra infatti che non è tanto il Registro a non funzionare (ma anche di questo ci sarebbe da discutere), quanto la correttezza dei call center che ignorano a bella posta la volontà degli utenti iscritti e continuano a farsi sentire.
Una problematica presa molto sul serio sia dal Ministero per lo Sviluppo Economico – MISE sia dal Codacons: e se è vero che i servizi di telemarketing sono incuranti delle volontà dei dei consumatori, è vero anche che ci si chiede come sia possibile che, nonostante l’iscrizione alle liste del Registro delle Opposizioni, i dati personali e sensibili di utenti di tutta Italia finiscano lo stesso nelle mani dei call center.