Una pessima notizia e che già da ora sta allarmando milioni di utenti. Presto potrebbero aumentare i costi per un abbonamento ad internet in casa. Ecco tutto quello che potrebbe succedere e i possibili risvolti
Avere una buona connessione ad internet è diventato un aspetto fondamentale. Che sia per smartworking, per didattica a distanza o semplicemente per svago, chiunque ha un abbonamento con qualche provider per poter usufruire della rete. In Fibra ottica o rete super veloce, solo nelle zone raggiunte dalla copertura.
I prezzi sono sempre più convenienti, considerando la concorrenza agguerrita e le promozioni lanciate dai vari competitor. Ma non è tutto oro quel che luccica, perché presto potrebbero arrivare brutte notizie riguardo proprio il costo dell’abbonamento in bolletta. E gli utenti sono già nel panico, pensando a quello che potrebbe succedere.
Aumenta il costo degli abbonamenti ad internet? Ecco cosa potrebbe succedere
Si tratta di una notizia della quale si parla già da tempo, e che ora sta facendo discutere anche più del solito. La tassa sul traffico internet potrebbe diventare realtà, con i grandi operatori di telecomunicazioni che la richiedono da tempo per poter obbligare le Big Tech a sostenere i costi per la gestione delle reti. Queste ultime stanno infatti venendo messe a dura prova con un utilizzo sempre più intensivo, tanto di servizi quanto di piattaforme cloud.
Nel 2023 prenderà il via una consultazione sul tema da parte della Commissione Europea, con l’obiettivo finale di capire se effettivamente sia legittimo applicare una rimodulazione di questo tipo. Le grandi aziende tech dovrebbero così farsi carico di alcune spese necessarie allo sviluppo e alla manutenzione. Ci sono alcuni operatori come Deutsche Telekom, Orange, Telefonica e Vodafone che stanno da tempo pretendendo una condivisione dei costi e il fair share, ma dall’altra parte c’è chi si oppone.
Staremo a vedere in che modo si evolverà la situazione e se tutto questo avrà conseguenze anche per le bollette degli utenti. Al momento comunque sembra si possa scongiurare una situazione catastrofica per le tasche dei cittadini di tutta Europa. La decisione dovrebbe andare a riguardare esclusivamente le grandi aziende, che se la dovranno vedere con un piano già impostato e in costante discussione.